OZONO SOPRA I LIMITI DA DUE GIORNI

E’ ancora allarme ozono a Padova. Negli ultimi due giorni  l’inquinante ha superato il limite di legge (180 microgrammi per metro cubo). Legambiente ricorda la necessità di una incisiva e rapida informazione ai cittadini che va data in tempi quanto più  brevi possibile per consentire alle persone di prendere tutte le misure di prevenzione. E’  bene evitare prolungate esposizioni all’aperto nelle ore più calde della giornata e riducano al minimo, sempre durante le stesse ore, lo svolgimento di attività fisiche affaticanti che comporterebbero un aumento dell’impegno respiratorio.

La presenza di elevati livelli di ozono danneggia la salute umana, quella degli animali e delle piante (ne influenza la fotosintesi e la crescita), deteriora i materiali e riduce la visibilità.

Tra gli effetti "acuti" si annoverano le irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all’apparato respiratorio, malditesta, senso di pressione sul torace, tosse, diminuzione della capacità battericida polmonare.

L’ozono, in sostanza infiamma, l’apparato respiratorio in generale. Questo permette al Pm10 di agire con più aggressività moltiplicando gli effetti dannosi per la salute.

Le conseguenze "croniche", derivanti cioè da una lunga esposizione a basse concentrazioni di ozono sono: fibrosi, effetti teratogeni, effetti sulla paratiroide e sul sistema riproduttivo.

In caso di sforzi fisici l’azione irritante risulta più intensa e le prestazioni fisiche possono diminuire.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la funzione respiratoria diminuisce in media del 10% nelle persone sensibili che praticano un’attività fisica all’aperto se la concentrazione dell’ozono nell’aria raggiunge 200 µg/m3.