Ozono sopra il limite d’attenzione (180 microgrammi per metro cubo d’aria) ieri all’Arcella. Legambiente ricorda la necessità di una incisiva e rapida informazione ai cittadini in tempi quanto più brevi possibile per consentire alle persone di prendere tutte le misure di prevenzione.
La presenza di ozono sopra i 180 microgrammi inizia a generare disturbi respiratori in diversi soggetti, soprattutto coloro già portatori di patologie respiratorie, bambini e anziani. E consigliabile a tutti soggetti a rischio di non stare all’aperto.
“Inoltre – ricorda Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova – dal 2010 è entrato in vigore un nuovo limite per l’ozono, ovvero, il valore obiettivo per la protezione della salute umana. Il limite introdotto con il Dlgs 183/04 è stato posto a 120 µg/m³, (calcolato come media su otto ore) da non superarsi per più di 24 volte l’anno per tre anni consecutivi.
Nel triennio 2007-2009 a Padova il valore obiettivo per la protezione della salute umana è stato mediamente di 40 superamenti annui, col che, è facile prevedere che ora che il limite è diventato legale, il triennio 2010-2013 vedrà Padova fuorilegge anche per l’ozono, come già per Pm10, Pm 2,5 Benzo (a) Pirene e Ossidi di Azoto.
“Nelle nostre caotiche città, il caldo dei mesi estivi, si trascina inevitabilmente dietro l’emergenza ozono. E’ indispensabile – conclude Passi – intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilità urbana, disincentivando seriamente il traffico privato e promuovendo modalità sostenibili di trasporto di persone e merci, a partire dal potenziamento del trasporto pubblico.