PEDAGGIO DI INGRESSO, COME A LONDRA. LEGAMBIENTE RILANCIA LA PROPOSTA DEL CAPOGRUPPO DELLA MARGHERITA PIPITONE

"E’ arrivata l’ora di aprire il dibattito su come ridurre il traffico nell’area metropolitana e finanziare il trasporto pubblico"
“Ha fatto bene Antonino Pipitone, capogruppo della Margherita in Consiglio Comunale a rilanciare sulla stampa la proposta di un tiket d’ingreso alla città. Ad Affermarlo e Lucio Passi – coordinatore di Legambiente Padova. ”Pagare un pedaggio per l’ingresso in città o, in alternativa, lasciare l’auto al vicino parcheggio scambiatore e prendere un autobus veloce o il metrobus per arrivare alla propria destinazione in 10-15 minuti. Questa è uno scenario su cio la città dovrebbe iniziare a discutere. Visto che Il governo non sembra voler finanziare veramente il rialancio del trasporto pubblico urbano questa ci sembra un’ipotesi di lavoro su cui iniziare a confrontarsi seriamente. per ridurre il traffico nell’area metropolitana e per finanziare e rilanciare il trasporto pubblico. Strade meno trafficate e più risorse finanziarie per il trasporto pubblico possono innescare un circuito virtuoso che rende davvero concorrenziale il sistema bus-parcheggi di scambio rispetto all’auto privata. A patto che l’iniziativa riguardi l’intera area comunale, meglio ancora metropolitana, e non certo il solo centro storico.
Il modello da seguire è quello del “congestion charge” di Ken Livingstone, il sindaco laburista di Londra che oltre un anno fa lanciò l’esperimento del ticket per l’ingresso in città, con risultati importanti come la stabile riduzione del traffico urbano, il trasporto pubblico più veloce ed efficiente collegato a parcheggi scambiatori, nuove risorse economiche ricavate dall’introduzione del ticket per il finanziamento e il miglioramento della qualità del trasporto pubblico. A Londra come a Oslo e a Singapore le esperienze si sono già consolidate, mentre Stoccolma ci sta provando e Parigi ci sta pensando, in Italia città come Venezia, Milano e Genova non hanno avuto ancora il coraggio di partire. L’esperienza di Londra è particolarmente significativa: per entrare in automobile in un un’area di 21 chilometri quadrati, fra le ore 7.00 e le 18.30, il pedaggio costa cinque sterline, circa 7.2 euro, ed è perciò disincentivante per l’uso del mezzo privato. Esistono esenzioni e sconti per auto ecologiche, disabili, ambulanze, moto, ciclomotori, mentre i residenti hanno una riduzione del 90%. A oltre un anno di distanza dall’inizio dell’esperienza, secondo l’agenzia dei trasporti londinesi, la Transport for London, il traffico è calato del 30% all’interno della zona a pagamento, mentre ogni giorno vengono effettuati oltre 80.000 pagamenti, per un totale di oltre 400.000 sterline (circa 580.000 euro). Inoltre c’è stata la fluidificazoine dei flussi del traffico, l’aumento della velocità commerciale degli autobus, l’aumento del 30% dell’uso della bicicletta, la diminuzione dei consumi di carburante con conseguente miglioramento delle condizioni dell’aria.
"Visto che rischiamo di andare a targhe alterne per i prossimi inverni, perchè non valutare, con calma, senza forzature e coinvolgendo nel dibattito tutta la città, la possibilità di adattare “congestion charge” londinese alle realtà padovana e veneta? Magari inziando col tenere i Fuori Strada fuori dalla città come hanno già fatto a Firenze conclude Passi.