“PER IL PARCO PRANDINA METTIAMOCI LA FACCIA”

Nei giorni scorsi la Caserma Prandina è diventata a tutti gli effetti del Comune che ora dovrà definire il destino di quasi 35 mila metri quadrati nel centro città.

In questi mesi Legambiente assieme all’associazione Teatro Boxer, la cooperativa Train de Vie e l’Enoteca Evoè ha promosso l’iniziativa Parco Prandina grazie al progetto Spazi Aperti del Comune di Padova e ad un finanziamento ottenuto dal bando Padova riparte con la Cultura, offrendo fino a settembre musica, teatro, giochi per i più piccoli, ristoro nell’area del Parco Cavalleggeri, estrema propaggine che si affaccia in Corso Milano e unica area riqualificata dell’ex caserma.

“Nell’ambito del progetto abbiamo realizzato un grande pannello disegnato dalla giovane Carolina Blanco, in arte Carolì , artista argentina ma padovana d’adozione, divenuta celebre per molte sue opere di street art in città”- spiega Sandro Ginestri, Presidente di Legambiente Padova. Il pannello disegnato dall’artista sarà lo sfondo per “metterci la faccia” e farsi fotografare. Un modo allegro per coinvolgere i cittadini nel rilanciare un’idea seria, quella della riconversione ecologica dell’area con la realizzazione di un grande parco urbano in centro, cuore di attività micro imprenditoriali sostenibili ed attività associative permanenti”.

L’installazione è intitolata “Dalle caserme ai Parchi” come le marce  organizzate nel 2014 e  2015 da decine di associazioni, con l’obiettivo della riconversione dell’ex caserma Prandina e dei troppi spazi militari non più utilizzati in città.
Il pannello è stato completato nel pomeriggio di venerdì 23 luglio, alla presenza di molti rappresentanti proprio di quelle associazioni che hanno promosso la prima partecipatissima marcia per il riutilizzo sostenibile delle ex caserme.

Gianna Benucci, di Assopace, portavoce delle associazioni che organizzarono quelle iniziative, ricorda: “l’11 maggio 2014, apriva il corteo lo striscione “Camminiamo per la pace dalle Caserme ai Parchi”. Infatti nella nostra città c’erano e ci sono spazi che vogliamo trasformare da aree militari inutilizzate o sottoutilizzate a spazi verdi e luoghi per attività sociali, culturali e ricreative. Oggi, a distanza di 7 anni, siamo ancora qui con tutte le associazioni  che allora hanno promosso la marcia, (vedi alla fine tutte le sigle) per ribadire che vogliamo che Padova sia una città concretamente sostenibile e di Pace. L’ex caserma Prandina è uno di quei luoghi che possono essere riconvertiti a favore dei cittadini, in un’area di sviluppo culturale, aggregativo, sportivo, a difesa dell’ambiente.

“Il pannello rimarrà installato tutta l’estate nel parco Cavalleggeri come sfondo per farsi le foto e poi condividerle taggando #parcoprandina.  Possono essere inviate via messenger anche alla pagina facebook di legambiente padova che le raccoglierà.

Invitiamo cittadine e cittadini a farlo e perché no, anche i rappresentanti delle istituzioni convinti della necessità di una vera riconversione ecologica di questa preziosa e strategica area”, concludono i promotori.

LE ASSOCIAZIONI CHE DIEDERO VITA ALLA GRANDE MANIFESTAZIONE “DALLE CASERME AI PARCHI”

Promotori: Associazione per la Pace, A.C.S., A.N.P.I., Donne in nero, Legambiente, Mani Tese, M.I.R., Perilmondo onlus, Studenti Per – UDU, Rete degli studenti medi, CGIL di Padova.
Aderenti: ACLI di Padova, Agronomi e Forestali Senza Frontiere, Al Quds, Amici dei Popoli, Amissi del Piovego, ARCI, Associazione Culturale Movimentamente, Associazione per la Decrescita, Associazione Incontrarci, Associazione Musicale “Coristi per Caso”, Associazione Studenti Universitari, Biorek, Beati i Costruttori di Pace,  Centro Diritti Umani – Università di Padova, Circolo Wigwam il Presidio, CGIL Padova, CGIL Veneto, Funzione Pubblica CGIL Veneto, Comitato Piazza San Carlo, Comitato Cave Chiesanuova, Comunità Palestinese del Veneto, Confederazione Italiana Agricoltori, Coop I Dodici mesi – Osteria Fuori PortaGiuristi Democratici di Padova “Giorgio Ambrosoli”, Jonathan cooperativa sociale, Libera Giovani, Rete Radiè Resh, Rete di architetti urbanisti “Città Amica”, Xena.