“Serve subito un atto amministrativo che destini a verde l’area di Piazzale Boschetti”. A dichiararlo è Lucio passi, portavoce di Legambiente P. “Rossi trasformi in una atto formale, insieme al Consiglio Comuna di Padova le sue dichiarazioni di luglio, ormai è passato troppo tempo. .A luglio dell’anno scorso, il futuro di piazzale Boschetti entrava ed usciva velocissimo dal Consiglio comunale, per poi sparire dal tavolo delle trattative e dei progetti. Dopo l’annuncio, dallo scorso luglio, solo silenzio. “
Spiega Lorenzo Cabrelle, del Direttivo di Legambiente Padova Le ultime esternazioni del presidente della Provincia Barbara Degani, almeno da quanto riporta la stampa locale, parlano della volontà di contestare il contratto di permuta, stipulato nel 2007, in ragione del quale la Provincia ha ceduto al Comune l’area di Piazzale Boschetti ricevendo in cambio, senza alcun conguaglio, una potenzialità edificatoria di 40.000 metri cubi all’interno del PP1 (piano di trasformazione urbanistica dell’area dell’ex gasometro tra via Valeri e via Trieste). Tramontato, per la messa in liquidazione della società PP1, il progetto di Boris Podrecca, con la sua torre binata di oltre cento metri e la doppia schiera di ville urbane; tramontato, per il mancato finanziamento della Cassa di Risparmio, l’auditorium in piazzale Boschetti; Provincia e Comune si sono ritrovati con due aree edificabili da riprogettare. La proposta della Degani di rientrare in possesso dell’area Boschetti per destinarla a parco è senza dubbio interessante. Peraltro anche il sindaco reggente Ivo Rossi, quando ha deciso di trasferire altrove l’Auditorium, aveva indicato nella sistemazione a parco la futura destinazione dell’area, pur non rinunciando a realizzare una certa volumetria a ridosso dei due edifici esistenti. Ed è proprio la capacità edificatoria delle due aree di proprietà del Comune e della Provincia (rispettivamente 34.000 mc a piazzale Boschetti e 40.000 mc nel PP1) il problema da risolvere.
La soluzione non può essere la revoca del contratto di permuta. La soluzione deve essere una variante urbanistica che preveda la destinazione a verde pubblico dell’area di piazzale Boschetti, ritornando alle previsioni originarie dell’urbanista Piccinato, e che risolva nel territorio, per entrambe le amministrazioni, gli aspetti patrimoniali relativi alle volumetrie soppresse.” E questo va fatto prima delle elezioni- scandisce Passi- se il Sindaco vuole essere credibile.”
Un punto fermo deve rimanere la vocazione culturale di questo brano della città, dove l’area a verde di piazzale Boschetti deve essere collegata ai giardini dell’arena e rappresentare la porta verde di accesso all’area monumentale della cappella degli Scrovegni e del complesso degli Eremitani, nonché del percorso culturale che, toccando l’auditorium (da collocare nell’ex Tesoreria), si sviluppa verso il centro Altinate S. Gaetano (da rivitalizzare) e verso le basiliche del Santo e di Santa Giustina.
Il più volonteroso dei contendenti, Rossi o Degani, alzi il telefono ed inviti il collega ad aprire un tavolo di confronto in cui si trovi una soluzione condivisa, tenendo bene in conto le esigenze della società civile sopra rappresentate. “
“Su questo – conclude Passi- i cittadini e Legambiente giudicheranno alle prossime elezioni.”