Piazzale Boschetti, uno spazio da ripensare, un’area verde da regalare alla città. Consapevoli che un po’ di memoria non guasta, riproponiamo un documento del 30 novembre 2002 che potrebbe essere riscritto oggi. Sì alla trasformazione di tutto piazzale Boschetti in area verde, titolava il documento.
Amissi del Piovego, Comitato Bacchiglione, Italia Nostra, Legambiente, Comitato Padova città e provincia d’acque, Sindacato battelieri:
dissentono
dalla proposta del Comune e della Provincia di Padova di utilizzare parte dell’area di piazzale Boschetti per edificare nuovi edifici, con realiti garage sotterranei da porre in vendita ai privati;
ribadiscono
che è indispensabile che l’intera area conservi nella sua totalità la destinazione a verde pubblico, come stabilito dal piano regolatore generale nel progetto del prof. Roberto Gambino, fatta eccezione per gli edifici esistenti, in quanto significativi esempi di edilizia del primo Novecento;
precisano
che la destinazione a verde pubblico dell’area Boschetti non solo crea un’integrazione vesiva col verde dei giardini dell’Arena, ma soprattutto evidenzia, almeno per un breve tratto, le caratteristiche dell’antico sistema difensivo della città costituito dalla cortina muraria, dal vallo nel quale scorre il Piovego e da quella porzione di vuoto che sopravvive a memoria del "guasto" cinquecentesco che avrebbe dovuto proseguire anche nell’area ex. Cledca grazie ad un più attento intervento intervento di progettazione per l’attuale parcheggio a raso;
non concordano
neppure con l’ipotesi di realizzare due passerelle sul Piovego. l’una per collegare l’area Boschetti con i giardini dell’Arena e l’atra pewr collegare i giardini Fistomba con la nuova area detta "La Cittadella" (ex Snia). Le passerelle sono totalmente inutili in quanto i collegamenti tra le aree sono già garantiti dalla presenza, nel primo caso, del ponte Porciglia e, nel secondo caso, dal ponte Fistomba, ma soprattutto perché interromperebbero ulteriormente la continuità del sistema difensivo già fortemente compromesso dagli interventi Otto e Novecenteschi.