Liberiamo le piazze dalla auto, firmato la tribù dei "Piedi Liberi"
Questo era scritto sul foglietto giallo che i componenti della tribù dei Piedi Liberi hanno posizionato Sabato pomeriggio sul parabrezza delle numerose automobili e ingombranti fuoristrada che assediano le più belle piazze di Padova. I “Piedi Liberi” si sono dati convegno alle 16,30 in Piazza Capitaniato, una piazza nel cuore antico della città normalmente soffocata di auto in cerca di parcheggio, ma che nelle ore serali diventa letteralmente impercorribile dai pedoni, perché le auto saturano ogni spazio invadendo anche marciapiedi e spazi destinati alla disabilità.
La colonna colorata e composita dei “Piedi Liberi” , guidata dalla responsabile del gruppo Raffaella Poli, ha poi attraversato piazza dei Signori, Piazza delle Erbe e Piazza delle Frutta, distribuendo ai passanti : volantini per rivendicare libertà di movimento e vivibilità delle strade e mazzetti di multe gentili:
Le multe gentili , preparate con l’ Unione Italiana Ciechi, e l’associazione Genitori Ulisse che si batte per una città a misura di bambino , sono uno strumento civile e pacifico di autodifesa del pedone.
Troppo spesso le automobili sono parcheggiate in modo da sbarrare irrimediabilmente il passo, mettendo a rischio i pedoni, che devono aggirare l’ostacolo invadendo la carreggiata ,e rendendo la vita impossibile a chi ha problemi di deambulazione .
Una cattiva abitudine che riduce o annulla l’autonomia negli spostamenti soprattutto per le categorie sensibili: bambini, anziani, persone con disabilità.
Non possiamo dimenticare che a Padova avviene un incidente ogni tre ore, e nel 2003 ci sono stati 2000 feriti e 25 morti in un anno (degli incidenti mortali il 50\% delle vittime sono pedoni, il 40\% ciclisti., dati 2003).
Successivamente il gruppo dei “Piedi Liberi”, percorrendo stradine e passando per Piazza Insurrezione, Largo Europa e Corso del Popolo è giunto alle 17,30 ai Giardini dell’Arena.
Ormai il gruppo era formato di una cinquantina di persone che, con la guida di un piede libero di eccezione, ossia del Prof. Gabriele Righetto del Centro di Ecologia Umana dell’Università di Padova, ha percorso il tragitto da Piazza Eremitani alla Basilica del Santo, passando attraverso via Eremitani, via Altinate, via Zabarella, e via del Santo, cioè del cosiddetto "Liston della cultura".
Il tragitto procede parallelamente a quello esistente (corso del Popolo- via Roma –via Umberto – Prato della Valle) e viene proposto da Legambiente come percorso da pedonalizzare e da riqualificare.
Infatti collega luoghi di grande interesse storico e monumentale.
Il Prof. Righetto ne ha esplorato il legame che tutto collega in un eccezionale unico insieme. In particolare si è soffermato a spiegare come luoghi stupendi e unici, quale Piazza Eremitani col suo fascino medievale, siano stati concepiti per essere incontrati e goduti a piedi.
Andare a piedi ci rimette in contatto con i luoghi e la storia di questa città, talvolta ci fa anche risparmiare tempo e ed è un’attività utile a tutta la collettività poichè per ogni persona che sceglie di andare a piedi o in bicicletta c’è un auto in meno sulla strada.
Occorre dunque spezzare l’infernale catena per cui andare a piedi è uno strazio, quindi prendo la macchina , quindi resto intrappolato per ore in un traffico ormai paralizzato.
Quanti danno effettivamente la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali?
E’ ancora la norma non concedere spontaneamente le precedenza al pedone sulle strisce a meno che questi non siano un gruppetto e comunque disposti a buttarsi a proprio rischio sulla strada. Ma non vediamo mai automobilisti sanzionati per questo , eppure il codice della strada prevede MULTE DA 137,55 a 550,20 euro e il punteggio della patente decurtato di PUNTI 5.
Quanti rispettano i limiti di velocità , che in città dovrebbe sempre essere di 50 Km orari e nelle zone residenziali di 30 Km orari? Quante volte abbiamo visto vigili della strada intenti a controllare e sanzionare questo?
Occorre un radicale cambiamento di mentalità, un passo avanti ( appunto! ) e per questo si sono formati i “Piedi Liberi”.