Pm10 spesso più alto che nel resto della città di Padova. Questo l´esito dei rilevamenti effettuati dalla centralina mobile di Legambiente installata in via Pontevigodarzere con strumentazione e metodologie a norma di legge. La centralina era ubicata fronte strada nel piazzale della ditta Tecnoresine, grazie alla disponibilità del signor Francesco Bellini.
“Per quanto ricordi, rilevamenti di micropolveri e altri inquinanti, qui a Pontevigodarzere ne sono stati fatti ben pochi se non addirittura nessuno, – spiega Carlo Biagi – referente locale di Legambiente. Ma qui il traffico continua ad essere sostenutissimo nonostante le telecamere installate per deviare l´accesso dei camion: la sensazione di tutti è che l´inquinamento atmosferico sia a livelli molto alti”.
Sensazione puntualmente verificata dal laboratorio mobile di Legambiente che per 5 giorni ha registrato livelli di Pm10 molto al di sopra del limite di legge giornaliero di 50 microgrammi per metrocubo. Questi i dati registrati, confrontati con quelli rilevati dalle centralina Arpav in altre due zone di Padova. (vedi anche TABELLA)
Il 1 Marzo 2007 in via Pontevigodarzere si rilevavano 100 microgrammi di PM10, contro gli 87 rilevati all´Arcella e gli 85 della Mandria.
Il 2 Marzo in via Pontevigodarzere 107 microgrammi, contro 112 all´Arcella e i 103 della Mandria.
Il 3 Marzo in via Pontevigodarzere 106 microgrammi, contro 72 all´Arcella e i 66 della Mandria.
Il 4 Marzo in via Pontevigodarzere 56 microgrammi, contro 63 all´Arcella e i 66 della Mandria.
Il 5 Marzo in via Pontevigodarzere 80 microgrammi, contro i 61 all´Arcella e i 63 della Mandria.
Racconta Biagi: “Abbiamo interessato il Comune chiedendo una razionalizzazione del nodo della viabilità nella zona, che porti ad una riduzione di questo traffico infernale. C´è stato un sopralluogo al seguito del quale abbiamo ottenuto solo interventi di scarsa rilevanza.. Il flusso di automobili è continuo ed è difficilissimo attraversare la strada, così alla pericolosità delle polveri sottili si aggiunge quella di essere investiti da i numerosi automobilisti che non danno nemmeno la precedenza ai pedoni sulle strisce”
Secondo Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova, “una soluzione per limitare il traffico di penetrazione in città su quella direttrice sarebbe il potenziamento delle linee Cittadella Padova e Castelfranco Padova, tramite un accordo tra comune e ferrovie. Con una cadenza più rapida dei convogli si potrebbe trasformare la tratta in una vera metropolitana di superficie, che drenerebbe molto traffico anche attraversamento un mix di divieti e parcheggi scambiatori. Quella di Castelfranco, per altro è quella maggiormente votata allo sviluppo, visto che va ad intrecciarsi secondo il progetto SMFR con la linea Castelfranco-Treviso ed è già
inserita nel primo stralcio del progetto.