PM10, PROSEGUE LA STRISCIA NEGATIVA: TUTTI I GIORNI FUORILEGGE
Gravi danni per la nostra salute

Dal primo gennaio, il Pm10 è stato registrato quasi sempre sopra i limite legge di 50 microgrammi per metrocubo, con un picco altissimo. Così i rilevamenti della centralina Arpav all’ Arcella: Martedì 1 gennaio 108, mercoledì 52, giovedì 31, venerdì 61, sabato 94, domenica 172, lunedì 7 gennaio 113, martedì 51, mercoledì 68, giovedì 10 gennaio 69. Così quelli alla Mandria: Martedì 1 gennaio 115, mercoledì 57, giovedì 37, venerdì 73, sabato 82, domenica 108 lunedì 7 gennaio non rilevato, martedì non rilevato, mercoledì 68, giovedì 10 gennaio 79.
 

La sottovalutazione del fenomeno da parte dell’Amministrazione è abbastanza preoccupante perché ormai i danni per la salute sono noti. Le polveri PM10 sono costituite per circa il 60%- 70% dalla frazione più sottile PM2,5. Le polveri PM10 e PM2.5 sono costituite da una miscela di sostanze che includono elementi quali il carbonio, il piombo, il nichel, cadmio e l’arsenico; composti come i nitrati, i solfati o composti organici tra cui il famigerato benzo(a)pirene. Tanto inferiore è la dimensione delle particelle, tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e di produrre quindi effetti dannosi sulla salute umana. Le particelle che si depositano nel tratto respiratorio superiore o extratoracico possono causare effetti irritativi quali secchezza ed infiammazione di naso e gola. Le particelle che si depositano nel tratto tracheobronchiale (trachea, bronchi e bronchioli più grandi) possono invece provocare costrizioni bronchiali, aggravare malattie respiratorie croniche (asma, bronchite, enfisema) ed indurre neoplasie.