L´inverno si è chiuso ufficialmente da alcuni giorni. Un inverno così anomalo dal punto di vista delle temperature che forse per la prima volta ci siamo resi conto che i cambiamenti climatici indotti dall´effetto serra non sono il futuro ma il presente…
Legambiente però riporta l´attenzione sull´inquinamento urbano raffrontando l´andamento delle polveri sottili negli inverni degli ultimi 6 anni.
Spiega Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova. Da quando si rileva il Pm10 a Padova le cose continuano ad andare malissimo: se si pensa che in un intero anno il numero di superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo d´aria non deve essere superato per legge, più di 35 volte, a Padova solo d´inverno i giorni di superamento sono mediamente 73.
Nell´inverno appena concluso quello dal 21 dicembre 2006 al 20 marzo 2007 i giorni di superamento sono stati ben 74, in quello 2005-2006 68, nel 2004-2005 82, nell´inverno 2003-2004 69, nel 2002-2003 70 e infine nel 2001-2002, primo inverno di rilevamenti, furono 78.
Dati – commenta Passi- che dimostrano senza mezzi termini, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che l´inquinamento da polveri sottili è il problema ambientale-sanitario numero uno. Tutti gli studi concordano nell´identificare nel traffico la fonte principale delle emissioni di Pm10. Le conclusioni (20 marzo 2006) del lavoro conoscitivo della “Commissione nazionale emergenza inquinamento atmosferico”, istituita dal Ministero dell´Ambiente, assegnano al settore trasporti il 49% di tutte le emissioni di Pm10 a livello nazionale, che salgono al 60-70% nelle città.
“Ora a Padova è partito il Tram – conclude Passi – vedremo se da qui l´Amministrazione vorrà e saprà incardinare una nuova mobilità che sappia mettere le briglie al traffico e a spostare quote di spostamenti sul mezzo pubblico e bici, ed a potenziare il city porto ed i suoi furgoni elettrici per quanto riguarda la distribuzioni merci in città. Certo la pioggia di autosilos in centro previsti dalla Giunta, che una volta realizzati attireranno traffico di penetrazione, non lasciano ben sperare.