POSITIVA LA SCELTA DEI VARCHI ELETTRONICI
ADESSO SERVE UNA DECISA POLITICA DI RILANCIO DEL TRASPORTO PUBBLICO

Assoutenti   Federconsumatori  Legambiente  FILT-CGIL consegnano 3.335  firme a IVO ROSSI e concordano un lavoro comune

E’ l’ora delle scelte concrete: biglietto unico, aumento frequenze, corsie preferenziali, allargamento del servizio

Oggi sono stati accesi i varchi elettronici.

Essi dovrebbero migliorare l’accesso al centro, ridurne la congestione e l’inquinamento e rendere più scorrevole il trasporto pubblico che di conseguenza diventerà più veloce e puntuale.

E’ quindi una scelta positiva, che però deve essere accompagnata da una altrettanto decisa azione di potenziamento del trasporto pubblico.

Questo è ciò che hanno chiesto Assoutenti, Federconsumatori, Legambiente e FILT-CGIL nell’incontro con l’assessore Ivo Rossi, a cui hanno consegnato una petizione sottoscritta da 3.335 firme di cittadini con 10 proposte da attuare subito per cambiare e migliorare la mobilità e la vivibilità di Padova. Paolo Tollio, segretario di FILT -CGIL ricorda le richieste principali:

1.      il biglietto unico per viaggiare indistintamente nei bus urbani, extraurbani e sul treno e vantaggi tariffari per chi usa di più il trasporto pubblico

2.      l’allargamento e il potenziamento del servizio urbano in tutti i comuni di cintura

3.      la revisione della rete e l’integrazione delle linee del trasporto pubblico

4.      l’aumento delle frequenze degli autobus, rendendoli più veloci con corsie preferenziali e attivando linee veloci su determinati percorsi

5.      un servizio serale più diffuso e flessibile e collegamenti più facili con la zona Ospedaliera

6.      rivedere il piano della sosta realizzando altri parcheggi scambiatori

Inoltre investire nella comunicazione, creando una mappa unificata delle reti di trasporto collettivo, dando  informazioni più dettagliate agli utenti, sia sugli orari delle fermate che sui tragitti.

Su queste richieste le associazioni hanno ottenuto dall’assessore l’impegno a convocare per metà febbraio un primo incontro di lavoro congiunto tra tecnici del settore Mobilità insieme a quelli delle due aziende del trasporto pubblico locale, Aps  e SITA.

Il confronto inizierà sull’individuazione di nuovi assi e linee di forza, i punti di trasbordo non penalizzanti per l’utenza urbana, suburbana ed extraurbana e la sperimentazione di corse velocizzate/espresse di Sita in funzione alla rete urbana e di nuovi servizi serali.

“A questo primo incontro – precisa Mario Vio di Assoutenti – dovranno seguire altri due incontri di lavoro, nei quali dovrà partecipare anche la Provincia di Padova, che esercita un importante funzione di autorità di bacino. Gli argomenti che si affronteranno riguardano le tariffe, la comunicazione e le scelte viabilistiche, con una priorità davanti a tutte: la velocità commerciale e la puntualità”.

Per Assoutenti, Federconsumatori, Legambiente e Filt-CGIL sono queste  le priorità di investimento a breve termine sulle quali la politica comunale, provinciale e regionale deve dare risposte chiare, senza attendere chissà quali finanziamenti.

Infatti per un rilancio del trasporto pubblico padovano su questi aspetti servono solo alcuni milioni di euro.

Prendendo come base l’attuale rete di servizio APS con un investimento di 1,5 milioni di euro è possibile migliorare le frequenze su tutte le linee realizzando 8 linee di forza (frequenze sotto i 10 minuti) rispetto alle 3 attuali; le rimanenti dieci linee potranno avere frequenze massime di 15 minuti, contro la media di 20-25 minuti attuali.

Ma, aspettando l’arrivo del tram, le associazioni hanno concordato con l’assessore Ivo Rossi un ulteriore terreno di lavoro comune: la revisione della rete in funzione del metrotram.

“Ci separano 8 mesi dalla prima corsa del tram – precisa Andrea Nicolello di Legambiente – tram che, a causa della sua scarsa capienza, servirà solo in parte a migliorare il trasporto pubblico. E’ un tempo da impegnare affinchè le modifiche dei percorsi degli autobus su gomma siano studiate non solo dagli uffici tecnici ma anche promuovendo un dibattito cittadino e momenti di confronto e lavoro con le associazioni, i quartieri e i cittadini. Senza partecipazione si rischia di compromettere il risultato auspicato. In particolare rispetto a cambiamenti importanti come la richiesta di trasbordo che verrà fatta a molti utenti. Padova non si può permettere di avere un servizio di serie A (il tram) e un servizio che rincorre (la tradizionale gomma) ancora bloccata negli ingorghi cittadini. Negli ultimi 4 anni le corse dei bus urbani di Padova hanno aumentato del 20% i tempi di percorrenza da capolinea a capolinea. Un trend che va assolutamente invertito con scelte coraggiose a favore del trasporto pubblico. Associazioni cittadini e utenti adesso si mobilitano per realizzare entro quest’anno almeno alcuni di questi obiettivi!!