Preferisco il confronto allo strappo

Sul progetto delle torri di San Carlo e sulla consultazione che si terrà il 18 giugno, l’assessore Francesco Bicciato sottolinea la propria posizione e, ragionando sulle critiche di Legambiente sia al progetto sia al metodo della consultazione, afferma: “Non deve esserci strappo perché è possibile mantenere un dialogo, anche serrato, partendo da posizioni differenti. All’Arcella viene proposta una consultazione sperimentale, una modalità di partecipazione, magari diversa da quella ormai collaudata di Agenda 21, ma che comunque rappresenta uno strumento di confronto che vale la pena praticare. Va sempre tenuto presente che questi tentativi di partecipazione, per quanto imperfetti, marcano chiaramente la differenza con la politica del centro destra orientata pervicacemente a calare le scelte dall’alto attenta più spesso ad interessi particolari che collettivi. Ed in più momenti – pensiamo ai provvedimenti sulle politiche sociali, sull’immigrazione, sulla solidarietà internazi onale, sulla lotta all’inquinamento atmosferico, sul problema energetico, ecc.. – le differenze tra questa giunta e quella precedente sono apparse evidenti, contrapponendo solidarietà ad individualismo, attenzione ad esigenze più estese della comunità rispetto ad egoismi connessi alla logica del superprofitto, prerogativa di una parte sui bisogni di molti. Si tratta tuttavia di processi politici progressivi e non certo, ne siamo consapevoli, di traguardi già raggiunti. La critica costruttiva, anche aspra, è vitale, ma allo strappo è preferibile il confronto. E’ sano e democratico avere posizioni differenti e su queste dunque non bisogna mai smettere di confrontarsi”.
Entrando nel merito del progetto, Bicciato continua: “Personalmente non affermo una posizione netta sul progetto Gregotti anche se condivido le perplessità che suscita e d’altronde le richieste di una consultazione sono espressione di una realtà. Ritengo fondamentale lottare per una strenua difesa delle aree verdi nella nostra città, così come intervenire sulle nuove modalità di costruzione attraverso l’uso della bio edilizia, l’uso razionale dell’energia, e lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile.
Questi desiderata possono e devono trovare riscontro, ad esempio, sul nuovo regolamento sul risparmio energetico che deve rivoluzionare le tipologie costruttive e abitative nella nostra città. Sono percorsi lunghi, ma occorre perseguirli con determinazione. Non importa se non sempre saremo d’accordo, l’importante è continuare a lavorare insieme per quei valori ambientali e di giustizia sociale, per quella politica veramente equa e solidale che fa parte della nostra storia e, ne sono certo, anche del nostro futuro”.

 

dg