Partecipo volentieri al dibattito aperto da Ecopolis sul nuovo Centro Culturale di via Altinate. La Commissione cultura ha il compito di portare in discussione temi proposti dall’Amministrazione o temi che vengono individuati come rilevanti per il dibattito cittadino con lo scopo di portarli all’attenzione della Giunta e in questo modo dare il suo contributo. Mai dalla Amministrazione è pervenuta alla Commissione la richiesta di mettere all’ordine del giorno il tema del Centro culturale di via Altinate, ma per ben 11 volte (compresi 2 sopralluoghi) ho messo all’odg della Commissione i temi relativi sia al Centro culturale che al sistema bibliotecario urbano nel suo complesso (mi riferisco ai rapporti tra biblioteche di quartiere e biblioteca civica). L’obiettivo era di coinvolgere e portare alla luce del dibattito cittadino un tema così affascinante come il lancio di un importante spazio cu lturale nella nostra città e il suo progetto architettonico e culturale.
Ci sono state altre iniziative come una visita alla Biblioteca S. Giovanni di Pesaro e Sala Borsa di Bologna e una (mancata!) a Reggio Emilia; incontri con esperti. Ci sono state poi 2 riunioni di una Commissione ad hoc che misteriosamente non è più stata convocata. Ad oggi non c’è ancora stata occasione di capire a quale punto siamo rispetto al progetto culturale e gestionale.
Tanto agitarsi per arrivare alla conclusione che di questa partita evidentemente le fila si tirano fuori dal dibattito pubblico! Ed è per questo che martedì 12 febbraio ho convocato, invitando il Sindaco e l’Assessore Balbinot, una riunione della Commissione per discutere i progetti e le richieste sul Centro Culturale che sono arrivati alla Commissione.
Ci sono aspettative condivise e molti dei suggerimenti coincidono: cosa ci debba essere dentro un Centro culturale moderno e cioè una Biblioteca di pubblica lettura, spazi e strumenti multimediali, spazi di incontro e ricerca laboratoriale; spazi espositivi e di informazione; un punto di riflessione sulla città: la sua memoria, mettendo a valore le straordinarie collezioni storiche della biblioteca civica, e il suo futuro con l’Urban center; un luogo di incontro e confronto di linguaggi e culture diverse sia per provenienza che per modalità espressive, ecc.
Tutto questo è ben presente, magari con accentuazioni diverse legate alle diverse sensibilità, in tutti coloro, associazioni, persone, gruppi, che ho incontrato in questi anni, è ben presente anche all’Amministrazione.
Restano molti i problemi irrisolti, e a mio avviso di non poco conto, quelli su cui ho cercato di portare l’attenzione della Giunta e del Sindaco e su cui non ho ancora trovato risposte, ne segnalo solo due:
- Qual è il progetto culturale su via Altinate e come si inserisce in una strategia di sviluppo della vita culturale della città in relazione ad una progettualità più complessiva? Mi riferisco ad altri “siti culturali” importanti: Ex macello di via Cornaro, Auditorium, Castello Carrarese, biblioteche di quartiere, Prato della Valle. Alcuni di questi luoghi sono solo progetti di massima, altri, come l’ex macello di via Cornaro aspettano da anni di venire “riscoperti”, o come l’Auditorium sono al centro del dibattito, ma “in sé” non in una relazione funzionale con altri “presidi culturali” presenti e futuri della città. Manca, non si discute quantomeno, una visione strategica sia sulle funzioni prioritarie da assegnare sia sulle relazioni funzionali tra i diversi luoghi.
- Qual è il piano di gestione economica di questo complesso? Si fa presto a dire Beaubourg, ma qual è il progetto gestionale? Quale il ruolo, di cui ogni tanto si sente parlare, dei privati?
Non penso che le linee di indirizzo: fondazione, società mista, gestione tutta pubblica ecc, possano essere sottratte ad un confronto pubblico. E’ stato fatto per l’Auditorium di cui si deve ancora individuare con certezza il progetto e non è stato fatto per un Centro che vedrà la conclusione dei lavori il 9 aprile e che presumibilmente aprirà entro l’anno!
Non credo ci sia tempo ulteriore da perdere per coinvolgere finalmente la città in un progetto entusiasmante che non può essere strattonato per coprire interessi particolari che, per quanto nobili, rischiano di affossare un “grande” progetto sul nascere.
Giuliana Beltrame – Cons. Comunale e Presidente comm. cultura