“La grande partecipazione che ha permesso il raggiungimento del quorum – commenta Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – è prima di tutto frutto della straordinaria mobilitazione dal basso che si è creata soprattutto attorno ai referendum sul nucleare e sull’acqua. In tutt’Italia la campagna referendaria è stata condotta in primis da una miriade di associazioni e comitati, tra cui Legambiente, e tantissimi singoli cittadini attivatisi per l’occasione “.
A Padova, dove l’affluenza alle urne è di alcuni punti al di sopra della media nazionale, Legambiente ha dato un contributo decisivo mobilitando oltre centocinquanta volontari che hanno informato porta a porta gli elettori.
“Non condividiamo le posizioni di chi vuole trasformare questi referendum in un plebiscito pro o contro Berlusconi, perché la gente ha votato sui temi referendari, e non sulle possibili conseguenze politiche – conclude l’esponente della Direzione Nazionale di Legambiente, perciò i partiti non cerchino di intestarsi il risultato. Piuttosto riflettano, e sappiano dare le risposte che da anni mancano, alla grande voglia dei cittadini di partecipare e decidere in prima persona, che emerge dal voto e dalla mobilitazione che l’ha preceduto”.