Emerge da molte indagini svolte sui casi piccoli, medi e grandi di distruzione e di degrado ambientale che il fenomeno si presenta come strutturale rispetto alla attuale fase di svluppo economico. L’enorme disponibilità di denaro esistente in questo momento in Italia, in parte proveniente dall’estero, rifiuta di dirigersi verso le banche, non trova settori industriali innovativi e quindi si dirige verso la speculazione immobiliare (piani di lotizzazione, concessioni edilizie, ecc.). Non vi sono dubbi che il settore degli immobiliaristi è stato sottovalutato non solo dallo stesso capitalismo produttivo, ma da interi settori della sinistra.
Purtroppo moltissimi ambientalisti non possiedono i fondamentali dell’economia politica. Uno di essi è la contrapposizione fra la rendita immobiliare e il profitto. Per una serie di ragioni storiche Padova è una delle capitali della rendita immobiliare e non del profitto.
Per apprfondire l’argomento abbiamo perciò organizzato, assieme a Legambiente, l’incontro pubblico "Padova capitale della speculazione immobiliare? Il prezzo del suolo come taglia sul profitto” che si terrà sabato 4 febbraio 2006, ore 16.00. Sala didattica L. Gasparini in Via San Massimo 137 (bastione del Portello vecchio, Golena San Massimo), entrata da via Oru s.
Elio Franzin, Presidente Amissi del Piovego