La settimana scorsa a scuole ancora chiuse il Pm10 ha ripreso a galoppare, inanellando cinque giorni consecutivi di superamenti del limite giornaliero di legge in tutte le stazioni di rilevamento. La puntà martedì all’Arcella con 74 microgrammi per metro cubo d’aria contro i 50 consentiti per legge. Siamo così a 108 superamenti dall’inizio del 2006, contro i 35 consentiti per legge.
Secondo Legambiente “il Sindaco e la Giunta devono capire che il problema ha raggiunto dimensioni tali per cui l’Amministrazione deve affrontarlo in modo nuovo, più ampio e incisivo. Serve un sforzo collegiale da parte di tutta l’Amministrazione che deve coordinare le varie politiche: infrastrutture, mobilità, ambiente… guidandole all’obiettivo della riduzione delle emissioni di inquinanti. Naturalmente il problema del Pm10, si sa, può essere risolto globalmente solo su scala regionale, se non più ampia. Se è vero che la politica della Regione veneto è assolutamente insufficiente resta il fatto che ogni città deve fare la sua parte. Padova dovrebbe porsi degli obiettivi graduali di riduzione delle emissioni, condivisi da tutti coloro che ne sono responsabili e decidere insieme quali impegni adottare. Legambiente sottolinea poi che il pieno coinvolgimento dell’Assessore alla mobilità Rossi in questa battaglia per la riduzione delle emissioni è condizione sine qua non perché essa riesca. L’equazione <<riduzione del traffico-riduzione delle emissioni è lineare>>, ma senza di lui non si può fare.
Ma come fare per diminuire le emissioni?
“Prendendo come base l’attuale rete di servizio APS con un investimento di 1,5 milioni di euro è possibile migliorare le frequenze su tutte le linee. E’ possibile cioè realizzare 8 linee di forza (con frequenze sotto i 10 minuti) rispetto alle 3 attuali, e portare le rimanenti dieci linee a frequenze massime di 15 minuti, contro la media di 20-25 minuti attuali. Che siano 5 o 6 i milioni di Euro che entreranno nelle casse comunali con le multe ZTL, ci sono soldi sufficienti per investire nel settore, ed anche per creare nuovi parcheggi scambiatori alle entrate della città.” E’ questa la proposta di fondo che Legambiente ha lanciato all’Amministrazione per combattere livelli di inquinamento atmosferico sempre più preoccupanti.
Un trasporto pubblico potenziato, con i parcheggi scambiatori ad alcuni accessi della città permetterebbe di iniziare ad applicare il road pricing. Alle entrate della città l’automobilista deve essere messo di fronte alla scelta: o parcheggiare e prendere l’autobus o pagare un salato pedaggio urbano per proseguire, pedaggio che sarà investito per potenziare ancora il trasporto pubblico, Con questo sistema a Londra in un anno hanno diminuito il traffico del 30% e l’inquinamento del 15%.