Nei giorni scorsi sono arrivate a Legambiente diverse segnalazioni riguardo un presunto inquinamento da rifiuti tossici nell’area Nord Piovego vicino al nuovo complesso di Psicologia. I lavori di costruzione, infatti, sono fermi da tempo perché è necessaria una bonifica del sito. Per avere informazioni sulla situazione è stata contattata la prof.ssa Bisiacchi, direttore del dipartimento di Psicologia, che ha indicato come interlocutore l’ing. Fellin, prorettore dell’Università di Padova. Il colloquio col prof. Fellin ha chiarito che la zona è effettivamente soggetta a bonifica ma la ditta che seguiva i lavori ha avuto problemi e i lavori si sono interrotti. L’università quindi ha ritenuto opportuno rivolgersi direttamente alla cooperativa di Bologna cui aveva assegnato i lavori anziché a una delle sue consociate, visti i problemi insorti. L’affido dei lavori ad una ditta diversa da quella iniziale è stato discusso al consiglio d’amministrazione di lunedì 2 luglio e dopo la fi rma del rettore riprenderà la bonifica.
Va chiarito che lo strato superficiale di terreno non era costituito, come era stato erroneamente vociferato, da rifiuti tossici interrati. I primi 4 metri erano composti da materiale di riporto di case demolite, portati in loco negli anni ’30 perché una volta lì era golena. Non erano materiali particolarmente tossici, visto come si costruivano le case all’inizio del secolo scorso. Al momento in cui si sono interrotti i lavori era già stato portato via e smaltito il primo strato di 4 metri di terra. Lo smaltimento è stato eseguito in Germania, luogo che dava più garanzie sul destino dei materiali e risultava più economico e veloce rispetto allo smaltimento in discariche italiane.
Erano rimasti dei cumuli di materiale per la setacciatura a ulteriore verifica, ma tutta la zona del cantiere era ed è palancolata, in modo che non vi è pericolo di percolazione di sostanze nocive. I problemi stavano invece più sotto. Da carotaggi effettuati si è trovata nello strato inferiore presenza di idrocarburi e metalli, che verranno bonificati in futuro.
Di certo sarebbe interessante capire qual è la situazione nelle zone attigue dell’area nord del Piovego, dove molti privati stanno costruendo o appena appena finito di costruire.
Tornando a Psicologia il prorettore ha affermato che per preparare la bonifica è stato fatto un piano di caratterizzazione con Regione, Provincia, Comune ed ARPAV, che ha seguito da vicino i lavori. Per la caratterizzazione il terreno è stato suddiviso in un reticolo fittissimo sia orizzontale che verticale e sono stati eseguiti numerosi carotaggi, in modo da avere un monitoraggio il più preciso e completo possibile della composizione del terreno della zona. I lavori sono stati progettati, pianificati ed eseguiti in maniera rigorosissima, sia per salvaguardare la salute delle persone che frequentano e frequenteranno gli edifici, che per dare il buon esempio come Amministrazione pubblica.
A garanzia della correttezza dei procedimenti, il prorettore si dichiara disposto a incontrare chiunque voglia spiegazioni e a mostrare piani di bonifica ed analisi effettuate.
Rina Guadagnini