Perché costruire in Prato della Valle un park interrato da 600 posti aumentando di oltre 200 l’offerta attuale dopo aver giustamente investito milioni di euro nel tram, nei parcheggi scambiatori alla Conselvana, Bembo e Piovese e costruito le piste ciclabili lungo tutte le radiali che convergono verso il centro da sud, compreso la soluzione del nodo del Bassanello? Oggi diventa possibile bloccare il traffico di attraversamento, le infrastrutture alternative ci sono, serve la scelta politica.
Legambiente è per un grande progetto di riqualificazione e restauro di Prato della Valle che metta al centro la diminuzione della pressione del traffico automobilistico. Ma ciò significa non costruire l’autosilos interrato da 600 posti che aumenterebbe di oltre 200 posti la dotazione attuale. Questa è la sfida per una mobilità sostenibile che Legambiente ed Amissi del Piovego lanciano all’Amministrazione Comunale. Oggi grazie ai cospicui investimenti su tram, parcheggi scambiatori e piste ciclabili fare questa scelta non è soltanto possibile ma è anche doveroso. Non aumentare il parcheggio in Prà, e ragionare sul suo ridimensionamento e poi eliminazione, è una priorità politica: diretta conseguenza di scelte fatte in questi ultimi anni. Proseguire nell’idea di avere fiumi di auto sarebbe una contraddizione anche perché il patrimonio storic o-artistico del prato, in particolare le sue statue, risentono molto dell’eccessivo smog concentrato nella zona. Si può tranquillamente affermare che il traffico ed il relativo inquinamento stanno distruggendo le statue, e non ne esistono copie. Da anni gli Amissi del Piovego e Legambiente chiedono il restauro del Pra’ della Valle nel quale rientra anche il restauro delle 78 statue; per i dettagli sullo stato di degrado delle stesse clicca qui.
Ricordiamo che Prato della Valle già adesso, e ancor più nei prossimi anni, diventerà uno dei due punti centrali del sistema del trasporto pubblicocittadino, con migliaia di utenti giorno ed una maggiore offerta in termini di accessibilità e corse. Sono 2.150 i passeggeri che il tram a 12 convogli e 5’ di frequenza garantisce con un aumento di circa 800 persone/h rispetto alla attuale linea 8.
Anche l’uso della bici sarà favorito e facilitato in tutto il comparto sud – sud/est della città, proprio lungo le radiali che convergono verso Prato della Valle. Infatti stanno per essere completate le piste di via Bembo-Acquapendente, alla Guizza, risolto il nodo del Bassanello-Cavallotti, e proprio in Prato il Comune prevederebbe un punto di noleggio bike.
Il peso del traffico automobilistico privato che ha origine fuori dalla città di Padova dai comuni contermini posti a sud-est è destinato a calare grazie ad alcune infrastrutture legate al trasporto pubblico, a condizioni però che si impedisca l’accesso al centro della città. Nel 2008 saranno completati due parcheggi scambiatori da 250 posti ciascuno in via Bembo e in via Piovese all’intersecazione con la tangenziale. C’è la possibilità di costruire un terzo parcheggio scambiatore alla Conselvana per potenziare quello del capolinea sud del tram. In questo quadro va previsto anche in zona Armistizio un nuovo parcheggio scambiatore, sotto il cavalcavia tangenziale di corso Boston.
In questo modo con i park di Brusegana, Guizza, Bembo e Piovese si realizza il Sistema Parcheggi Padova Sud-Prato della Valle per una capienza totale di 1.740 posti, tutti collegati al Prato con linee forti del trasporto pubblico già esistenti (n. 3 e 22).
Solo in questo modo il tram, opera centrale per la città sia dal punto di vista economico che progettuale, non sarà soltanto una soluzione viabilistica e di rilancio del trasporto pubblico, diventerà una occasione positiva per riqualificare e ripensare le vocazioni urbanistiche e funzionali di ampi comparti della città.
Senza dimenticare il finanziamento ricevuto per il potenziamento delle linea ferroviaria Padova-Montegrotto che fra alcuni anni permetterà di ridurre considerevolmente il peso del traffico privato che origina dalle terme.
Lucio Passi