SABATO 21 MAGGIO 10 CATENE UMANE PER CHIUDERE IL NUCLEARE. In Veneto a Chioggia, possibile sito per una futura centrale

A pochi giorni dal plebiscito antinucleare in Sardegna e mentre la Camera dei deputati discute del decreto Omnibus che vuole cancellare il referendum sull’atomo del 12 e 13 giugno, in Italia si terrà una delle più grandi manifestazioni antinucleari dai tempi del referendum del 1987. Sabato 21 maggio dieci catene umane, organizzate dal Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, in tutt’Italia, cingeranno altrettanti siti nucleari o candidati a diventarlo.

Nel Veneto la manifestazione è a Chioggia. Il Veneto è una regione fortemente interessata dai progetti di costruzione di nuove centrali nucleari e dal deposito di rifiuti radioattivi. Chioggia è uno dei comuni di maggiore interesse per il ritorno dell’atomo, insieme a Legnago e la zona del delta del Po.

Per chi volesse partecipare da Padova l’appuntamento è alle 13.30 nel parcheggio scambiatore di via Piovese. Per maggiori informazioni rivolgersi a Legambiente tel. 049.856.12.12, mail: circolo@legambientepadova.it

“Dalle catene umane – affermano le associazioni del Comitato – si leverà un grido di protesta contro la disinformazione e la sordina messa all’appuntamento referendario. E proprio contro i tentativi di sabotare l’appuntamento col voto del 12 e 13 giugno, il Comitato rivolge un appello ai deputati: “Il Parlamento non si presti al raggiro del decreto Omnibus che vuole cancellare il referendum senza fermare veramente i programmi atomici del governo. Dica no a questo scippo di democrazia”.

Le 10 catene umane : Saluggia (Vercelli), Caorso (Piacenza), Chioggia (Venezia), Monfalcone (Gorizia), Montalto (Viterbo, Termoli (Campobasso), Nardò (Lecce), Scanzano Jonico (Matera), la foce del fiume Sele (Salerno) e Palma di Montechiaro (Agrigento).