SICUREZZA NELLE STRADE A PADOVA LEGAMBIENTE: DEVE DIVENTARE UNA PRIORITÀ 

Il dibattito intorno alla mobilità urbana si è riacceso in seguito ai recenti tragici incidenti in città che hanno provocato la morte di due giovanissimi studenti.
“Questi due drammi ci ricordano l’urgenza di intervenire con misure strutturali sulla mobilità urbana, che ha effetti non solo qualità dell’aria, ma anche sulla sicurezza stradale, interviene Francesco Tosato, Presidente di Legambiente Padova.

Non è il momento delle sterili polemiche, di parlare di ideologie o di cavalcare opportunità politiche, ma di guardare allo stato delle cose, ai numeri che a livello nazionale registrano sulle strade italiane  un morto ogni tre ore e un ferito ogni 2,5 minuti, con il 50% delle vittime pedoni e ciclisti. Purtroppo sappiamo bene come Padova non sia  immune a questo problema, ogni anno sono infatti 7 i morti e i feriti ogni 1.000 abitanti. Nel 2022, l’anno in cui si hanno dati ISTAT più recenti, nel Comune di Padova sono stati 10 i morti e oltre 1.300 i feriti, a fronte di circa 1.000 incidenti stradali.

 

“La sicurezza nelle strade, dovrebbe essere un tema che impegna la politica in maniera trasversale, ad ogni livello e di ogni colore politico”, prosegue Tosato, servono politiche di incentivo del Trasporto Pubblico; una rete di piste ciclabili all’altezza di una delle città con più biciclette circolati d’Italia; serve moderare la velocità nei quartieri istituendo zone a 30 chilometri all’ora, anche intervenendo con restringimenti della carreggiata e sensi unici in vie ora utilizzate per aggirare le arterie principali. Servono strade scolastiche per contrastare il traffico davanti alle scuole. In pochi anni le linee tranviarie aiuteranno a decongestionare il traffico urbano, ma serve rilanciare il trasporto pubblico in generale, il  Road Pricing può aiutare a farlo disincentivando al contempo gli spostamenti in auto.

Il modello delle Città 30 è una grande rivoluzione, anche culturale,  in cui la riduzione della velocità è l’elemento portante, ma non l’unico. Serve prenderne consapevolezza e favorire un impegno collettivo per realizzarla: invitiamo l’Amministrazione e tutte le categorie economiche e sociali a collaborare per una città più sicura e più vivibile, perché il tempo degli annunci e delle battaglie di retroguardia è finito.