Stop alle targhe alterne, è necessario aumentare i bus

Il tavolo tecnico provinciale, convocato per presentare le misure da prendere il prossimo inverno per combattere l’inquinamento e il sempre più caotico traffico cittadino, sembra orientato a non ripetere i provvedimenti di limitazione del traffico automobilistico (targhe alterne) e di puntare solamente sul potenziamento del trasporto pubblico. Sembra troppo poco per combattere una situazione che peggiora di anno in anno la qualità dell’aria che respiriamo, che ha visto nel 2005 Padova superare per ben 200 giorni i limiti di legge sul PM10 e sul particolato, e aumentare le malattie e le morti causate da questi fattori. Intervenire quindi non è solo una scelta, ma diventa sempre più un dovere delle istituzioni per salvaguardare la salute e l’ambiente in cui viviamo. E questa volta finalmente di buono c’è che si pensa di intervenire sul versante del potenziamento del trasporto pubblico, intervenendo dopo decenni di abbandono in cui esso è peggiorato in quantità e tempi di perco rrenza diventando sempre meno attraente rispetto al trasporto privato.
L’emergenza ambientale, ma anche la crisi economica delle famiglie, l’alto costo del petrolio, insieme all’ormai prossimo avvio del tram, sembra abbiano convinto anche i più restii ad adottare iniziative per il rilancio del trasporto collettivo. Come RSU dell’APS, vogliamo sperare che qualcosa di quello che da anni chiediamo venga finalmente realizzato. Ma vediamo quali sono i miglioramenti che è possibile introdurre immediatamente per migliorare il trasporto pubblico e convincere la gente ad usare di più i mezzi pubblici:
1. nulla si può fare sul trasporto ferroviario perché mancano i treni, e dal momento dell’ordine all’arrivo passano anni;
2. anche il tram non potrà essere in servizio prima della prossima primavera, tempo in cui è previsto il completamento dell’officina della Guizza;
3. solo nel trasporto urbano e forse extraurbano ci sono potenzialità immediatamente spendibili. Quest’anno l’APS ha aumentato il numero di autobus, passando da 200 a 240 con un incremento della flotta del 20%.
Se si mettessero in servizio tutti questi autobus, si potrebbe incrementare del 20% il servizio, nelle ore di punta, e quanto si vuole nelle ore di morbida, con un grande miglioramento del servizio nella città e nel collegamento con i comuni di cintura. Tutto ciò si può realizzare in tempi strettissimi perché anche il personale è facilmente arruolabile, in quanto ci sono lavoratori in possesso di tutti i titoli richiesti dal Codice della Strada che hanno presentato domanda di assunzione. La sola cosa che impedisce questo potenziamento è la mancanza di risorse economiche di cui dispongono le aziende, che non consente loro nessuna espansione. Insomma è solo una questione di soldi, perché i soli soldi del biglietto pagano appena il 50% del costo del servizio e l’altra parte deve essere coperta dai contributi pubblici. Ma dal momento che l’APS dispone di circa 40 autobus in più, se Provincia e Comuni decidessero di stanziare 1,5 milione di € si potrebbe aumentare il servizio att uale del 20 % riducendo le frequenze sia nelle ore di morbida che in quelle di punta.
Tutto ciò sarebbe anche propedeutico e utile al prossimo avvio del tram, rendendo più accettabile l’interscambio e più comode le coincidenze che interesseranno oltre la metà degli utenti. Inoltre se si volesse puntare a miglioramenti ancora maggiori, altri mezzi si possono recuperare anche dalla SITA, visto che nell’extraurbano alcuni terminano l’ora di punta alle 7.30 del mattino. Tutto dipende perciò dalle risorse che Provincia e Comuni, dopo anni di disinteresse e abbandono intendono finalmente investire su questo servizio. Poi in due/tre settimane il servizio potrà essere attivato, portando le frequenze sulle linee urbane 3-4-6-8-10-11-12-16-18-22 di 10 di dieci minuti e le altre non superiori ai quindici.
Infine sarebbe importante rafforzare la qualità del trasporto collettivo anche occupandosi di altre scelte, come l’introduzione del biglietto unico, la creazione di parcheggi scambiatori, la limitazione del traffico privato, il miglioramento delle fermate, della velocità commerciale e dell’intermodalità attualmente ignorata, migliorando anche l’informazione all’utente le coincidenze, i percorsi ecc.. Speriamo che, visto che il tavolo tecnico provinciale, ha deciso di agire per potenziare il trasporto pubblico si possa anche istituire un tavolo di coordinamento a cui partecipino tutti i soggetti che hanno competenze, operano e rappresentano, gli interessi nel trasporto pubblico, affinchè dopo tanto tempo si passi veramente dalle parole alle azioni in grado di rimuovere quelle difficoltà che oggi rendono il trasporto pubblico poco attraente.

R.S.U. APS Holding