Una vittoria dei padovani aveva commentato il Sindaco Bitonci all’indomani della fusione APS Busitalia, approvata anche coi voti del Pd. In attesa dello scontato aumento dei biglietti ci domandiamo come si possa parlare di vittoria se il risultato è il taglio delle corse di bus e tram. A partire da quelle serali, usate dalla fascia più debole della popolazione.
Chi ha votato a favore è dunque responsabile di questa decisione: perché se è vero che una razionalizzazione del trasporto pubblico era necessaria, era anche inaccettabile prevedere una pesante riduzione delle corse per puntare al profitto. “Il trasporto pubblico è un servizio, non può pensare al business” spiega Andrea Ragona presidente di Legambiente Padova. “In dicembre avevamo pubblicato un dossier (http://www.legambientepadova.it/files/dossier%20legambiente%20-%20i%20veri%20numeri%20di%20aps.pdf) dove spiegavamo che il buco di Aps era un gioco di scatole cinesi e in realtà il Comune guadagnava più di quanto dava ad Aps e che quindi una fusione volta al taglio delle corse non sarebbe stata giustificabile.
Ed oggi siamo giunti invece a una situazione in cui si peggiora ulteriormente il trasporto pubblico mentre si vuole ad aprire un parcheggio da 500 posti al Parco Prandina; anche questa iniziativa voluta da Bitonci e in precedenza sostenuta dal Pd. Rimaniamo allibiti da questa visione della città bipartisan che allontana Padova dall’essere una città vivibile ed europea.
Il taglio delle corse – avvenuto dopo l’attacco alle corsie preferenziali portato avanti dall’assessore al traffico Stefano Grigoletto – non è ammissibile e lanciamo quindi un appello al Consiglio Comunale: che le multe derivanti dagli autovelox delle tangenziale tornino nelle tasche dei cittadini e servano per aumentare le corse dei bus e del tram.