TRASPORTO PUBBLICO, FUSIONE APS-ACTV
Non sprechiamo quest’occasione

Quella della fusione di Actv – APS holding e Bus Italia è una buona notizia. Ma se l’accordo si limiterà ad una mera fusione finanziaria avremmo sprecato una grande occasione. Ci sono infatti dei paletti da piantare ben saldi. Il primo è che l’aggregazione avvenga con lo scorporo dell’acqua, ovvero dei vaporetti che servono il trasporto in laguna.

Se questo non avvenisse, Aps di fatto sparirebbe, venendo inglobata in un’azienda molto più grande, con il rischio di contare come il due di picche. In una situazione simile la città di Padova non avrebbe potere contrattuale e a pagarne le conseguenza sarebbe l’efficienza del servizio della nostra città. Inoltre è molto importante che avvenga una razionalizzazione delle corse in aree urbana e suburbana, eliminando i doppioni che oggi esistono fra Aps e BusItalia. Questo permetterebbe un risparmio che si potrebbe trasformare in un aumento di frequenza e in un potenziamento delle linee esistenti.

Infine la fusione fra le tre aziende deve portare, nei tempi più brevi possibili all’istituzione del biglietto unico per le province di Padova e Venezia facilitando così l’accesso ai mezzi pubblici. Se poi si scegliesse un supporto elettronico, si potrebbe avere in un’unica card ricaricabile non solo bus, treni (Bus Italia è infatti di proprietà delle Fs) e vaporetti, ma anche i servizi di bike e car sharing.
Se queste tre condizioni non venissero rispettate allora l’aggregazione, sulla falsariga della fusione Acegas-Hera, avrebbe un valore solo finanziaro con pochi o nessun vantaggio per i cittadini.