Le scelte urbanistiche continuano ad essere il grande elemento di contrasto tra Legambiente e la giunta Zanonato, mentre in altri campi, l’associazione ambientalista e amministratori collaborano per realizzare politiche condivise.
Sono moltissime le argomentazioni che si potrebbero opporre a quelle del Sindaco Zanonato che propone al Consiglio Comunale del 25 prossimo di aumentare ulteriormente la possibilità edificare in città.
1) Perché concedere altri 130 mila metri cubi di edificabilità oltre ai due milioni deliberati concessi con la variante urbanistica del 23 ottobre del 2004? Quale necessità reale ha la nostra città di tutto questo nuovo cemento? Occorre inoltre ricordare che in ottobre la cubatura della variante fu un pochino “sforbiciata” dal Centro sinistra, rispetto alla proposta della precedente Amministrazione, dopo il pressing di associazioni e sindacati. Ora ci si rimangia anche quel poco tagliato in ottobre.
2) Zanonato poi dice che nel giro di qualche mese, proprio grazie alla variante, sarà pronto il primo stralcio del Parco Basso Isonzo: 150 mila metri quadri. Dimentica di dire che al Basso Isonzo la Variante Mariani conferma esattamente quanto previsto dalla Variante Riccoboni. L’intera area, comprendente circa 1.000.000 di mq e già destinata ad un disegno unitario di parco dal preesistente PRG, viene suddivisa in zone a diversa destinazione: a nord impianti sportivi e per il tempo libero, con la possibilità di realizzare nuovi edifici senza precisi limiti volumetrici; nella parte centrale ed a sud, le aree destinate alla perequazione (circa 600.000 mq) con un indice di edificabilità mc/mq, che consente l’edificazione di 90.000 mc corrispondenti a 240-280 alloggi, uffici e servizi. D’altra parte le stesse aree destinate alla perequazione vengono suddivise in due distinte sottozone: quella ad est – che si presume di più immediata fattibilità – interessante alcune grandi proprietà; quella ad ovest – da realizzarsi in un secondo tempo – composta da numerose piccole e medie proprietà.