Sostituendo con sporte riutilizzabili i 300 sacchetti di plastica che ogni italiano consuma all’anno, risparmieremmo più di 180 mila tonnellate di petrolio e altrettante di emissioni di CO2, ed eviteremmo di disperdere nei campi, lungo le rive dei fiumi, nei mari plastica indistruttibile. Ma il il divieto di commercializzazione di sacchi non biodegradabili che doveva scattare il 1 gennaio 2010 rischia di essere ulteriormente rimandato dal ministro dell’Ambiente. Rischio contro il quale l’associazione ha promosso una petizione che può essere sottoscritta online su www.legambiente.it.
Ma non basta. Legambiente, e tante altre associazioni presenti alla “festa del recupero” organizzata a Padova in occasione di Puliamo il mondo, hanno voluto sensibilizzare i cittadini sulla necessità di fare la spesa senza più i sacchetti di plastica, offrendo varie alternative: borse per la bicicletta in canapa, sporte in cotone prodotta da una ong di donne marocchine, borsa “ladibag”, prodotta con i manifesti pubblicitari in pvc dimessi, borse indistruttibili prodotte con camere d’aria e cinture di sicurezza dimesse, borse realizzate in carta riciclata, borse in tessuto non tessuto, e infine i sacchetti mater-bi fatti con l’amido di mais e completamente biodegradabili.
Ma la festa del recupero, in cui erano presenti quasi 50 stand di associazioni, istituzioni e imprenditori delle green economy, ha focalizzato l’attenzione anche sulla gestione dei rifiuti in città.
Troppi gli investimenti sull’inceneritore di San Lazzaro, mentre la raccolta differenziata è bloccata da anni su valori del 40%, quando in altre realtà simili come Reggio Emilia, Torino, Salerno si sono avuti invece aumenti sostanziali. Da tempo si sente parlare di allargare la raccolta porta porta ad altri quartieri della città. E’ ora di passare dalle parole ai fatti.
La festa, organizzata da Legambiente in collaborazione con gli Assessorati all’ambiente di Comune e Provincia dalle 10 del mattino alle tardo pomeriggio ha offerto a migliaia di visitatori un ricco programma di animazione e spettacoli. Al centro, spazio per lo scambio di oggetti usati ancora in buono stato, ed analoga ecopesca, numerosi stand sulle energie rinnovabili e il risparmio energetico, e di decine di associazioni.