1000 FIRME E UN CESTO DI FRUTTA CONTRO GLI OGM
CHIESTA LA DISCUSSIONE DELLA MOZIONE PADOVA OGM-FREE IN CONSIGLIO COMUNALE

Le hanno consegnate ieri i rappresentanti della Coalizione padovana Ogm-free (http://www.legambientepadova.it/petizione_ogmfree) a Milvia Boselli, presidente del consiglio comunale, perché sia ridiscussa e stavolta approvata la mozione che tiene lontani da Padova i prodotti alimentari modificati in laboratorio.
All’iniziativa ha partecipato Davide Sabbadin di Legambiente insieme a rappresentanti di Greenpeace, Ya Basta, Aiab, Biorekk, Altragricoltura. «Le mille firme – ha ricordato Wilma Mazza per Ya Basta – non sono necessarie per far tornare la mozione sui banchi del Consiglio. Tuttavia vogliono rappresentare una forma di pressione per ribadire che il tema degli ogm è fortemente sentito».
Tutta la questione ha avuto origine ad aprile dell’anno scorso. Padova è stata uno dei pochi Comuni italiani a non avere deliberato la sua contrarietà agli alimenti contenenti ogm. La maggior parte delle amministrazioni italiane, appellandosi al principio di precauzione (ossia: finché non sappiamo se gli ogm sono o meno dannosi per la salute, li teniamo lontani dalle nostre tavole), li aveva rifiutati. «Se si riuscisse a costruire una mozione unitaria sulla base di quella proposta dalla Coldiretti, il percorso amministrativo sarebbe più semplice – ha sottolineato la Boselli -. La mozione bocciata l’anno scorso era piuttosto controversa perché voleva dare all’amministrazione incarichi che non sono di sua competenza, come ad esempio il controllo di qualità sui prodotti agricoli da allevamento».
A ribadire l’importanza di mangiare sano, la delegazione ha consegnato alla presidente un cesto di frutta e ortaggi biologici.

(tratto da “il mattino di Padova” del 22/02/06, c.ch.)