PROPOSTO AL COMUNE L’ANELLO DELLE RIVIERE CICLABILI
UN PERCORSO CIRCOLARE ATTORNO AL CENTRO CITTADINO. UN’ALTERNATIVA AGLI SPOSTAMENTI IN AUTO DI GRANDE VALORE CULTURALE E PAESAGGISTICO
In una città, come Padova, da molti anni inquinata da Pm10 e Ozono oltre i limiti di legge, in larga parte provenienti dai tubi di scappamento, è necessario favorire tutte le alternative al traffico privato. Una di queste è lo sviluppo della ciclabilità, e in questo senso Legambiente sollecita la realizzazione del Bici MasterPlan approvato dalla Giunta comunale ma non ancora dal Consiglio.
“Ad integrazione del Bici MasterPlan – dichiara Fabio Castellini, del Direttivo di Legambiente Padova – abbiamo proposto al Comune la realizzazione dell’anello delle Riviere Ciclabili. Si tratta di un percorso circolare attorno al centro cittadino (vedi mappa) che passa in prossimità di quelle che furono, le mura medioevali di Padova e le riviere. Un percorso che oltre ad avere un grande valore culturale e paesaggistico, fornirebbe un’ottima alternativa ai tanti ciclisti che ogni giorno per recarsi al lavoro, in stazione o all’Università debbono attraversare il centro città, in mezzo ad una giungla di strade a senso unico, ciottolato accidentato e automobilisti indisciplinati o in divieto di sosta. Un percorso per lunghi tratti già esistente, in quanto prevede di passare lungo via Zabarella e via del Santo, che già sono strade a traffico limitato, ma che per realizzarsi ha soprattutto bisogno di due interventi principali: la rimozione della barriera architettonica lungo riviera dei Mugnai e il doppio senso ciclabile lungo riviera Mussato.
Il primo intervento, già osservato durante il PEBA (Piano per l’eliminazione delle Barriere Architettoniche) consiste nel rimuovere o prevedere una rampa ciclabile al posto della scalinata che divide riviera dei Mugnai in due, in prossimità del parcheggio interrato, una barriera che peraltro non offre alcuna rampa per carrozzine o passeggini. In questa maniera si garantirebbe la continuità alle biciclette che da sud-ovest di Padova, Sacra Famiglia, Chiesanuova, Palestro etc. devono andare in zona Fiera”.
“Il secondo intervento – continua l’esponente di Legambiente – punta a rendere percorribile in entrambe le direzioni Riviera Mussato che attualmente è composta da due strade a senso unico che convergono in Corso Milano, una delle quali contraddistinta da un forte transito di “furbi” che preferiscono passare per il centro piuttosto che per la circonvallazione (rimanendo però poi bloccati presso ponte Tadi o via S.Prosdocimo). Anche in questo caso si creerebbe un percorso rapido per i ciclisti che intendono recarsi in stazione. Si potrebbe così contare su un percorso facilmente riconoscibile, bello ed efficiente per attraversare la città da nord a sud, garantendo una forte accessibilità alla stazione. Un progetto strategico anche in vista del futuro Campus universitario presso la ex Caserma Piave, che in qualche anno sarà meta di molti studenti pendolari, che dalla stazione dovranno recarsi in zona Specola.