Legambiente rilancia la discussione sull´auditorium e mette in evidenza alcune proposte, emerse dal dibattito che si sta tenendo sul progetto dell´architetto K. Kada, che possono essere utili per arrivare ad una soluzione condivisa su dove collocare il nuovo polo della musica. Ci sono, infatti, ottime soluzioni alternative a quella su cui insiste l´Amministrazione comunale. A Ricordarle è Lorenzo Cabrelle, del Direttivo di Legambiente Padova.
"Una è stata avanzata dal Collegio dei costruttori edili, che vedono nell´area della fiera una possibile localizzazione del monumentale edificio. Tale scelta è interessante se, avrà come fine la realizzazione di un Distretto della cultura, con auditorium (ampliabile con torre scenica e mediateca) e conservatorio musicale, ma anche con musei, luoghi di spettacolo, laboratori da cedere in locazione ad artisti, gruppi teatrali e musicali, centri di sperimentazione ed altro di simile. Andrà, però, attentamente valutato l´impatto viabilistico su un´area già adesso sovraccaricata di un traffico privato, che è destinato ad aumentare con la realizzazione del PP1.
Ma ci sono anche altre soluzioni, esterne all´area centrale della città, idonee ad accogliere l´auditorium.
La primo è l´area di via Rezzonico, che l´APS dovrebbe abbandonare per trasferirsi alla Guizza. La realizzazione dell´Auditorium in quella sede potrebbe costituire il punto di partenza per il recupero del rione del Pescarotto, dando origine ad una nuova centralità nel quartiere est della città; valorizzerebbe, inoltre, il "ponte verde" come percorso culturale-religioso che collega il luogo della musica con il complesso di S. Antonino.
La seconda è a Padova est, nell´area comunale adiacente alla lottizzazione EdilBasso, in località S. Lazzaro. Tale area, secondo le intenzioni dell´amministrazione, dovrebbe essere destinata all´atterraggio dei crediti edilizi derivanti dalla conferma dei vincoli sulle aree a standard. Qui l´Auditorium potrebbe porsi come l´edificio monumentale identificativo della nuova centralità. La futura stazione ferroviaria ed un eventuale suo raccordo con la linea del SIR 2, la vicinanza del casello autostradale e della nuova statale del Santo garantirebbero, inoltre, con la nuova viabilità della lottizzazione, una buona accessibilità sia per il trasporto pubblico che per quello privato.
Il terzo luogo è piazza Azzurri d´Italia, dove il nuovo Auditorium potrebbe costituire il monumento attorno a cui far ruotare, dopo l´esito del referendum sulle Torri di S. Carlo, il progetto dell´area centrale dell´Arcella, da affidare ad un laboratorio partecipato. Anche quest´area gode di una buona accessibilità, soprattutto per il servizio pubblico offerto dalla linea 1 del metrotram.
Due di queste ipotesi (alla fiera e a Padova est) sono immediatamente realizzabili, essendo ogni decisione in mano al comune."