“Troppi, e da molti ambienti sociali, e a causa di tanti – buoni – motivi diversi: sono veramente troppi in mal di pancia sull’auditorium a Piazzale Boschetti per non tenerne conto. Dai dubbi di Finotti a quelli di Monti, dalle legittime domande della Provincia a quelle dell’opposizione in consiglio comunale, dalle perplessità espresse da alcuni componenti del PD ai rilievi delle associazioni ambientaliste… Non è possibile non tenerne conto – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova.”
Il recente consiglio comunale in realtà non ha fugato i dubbi sulla realizzazione dell’opera ma semmai ha fomentato ulteriormente gli interrogativi.
Legambiente ricorda Passi – non è mai stata contro la realizzazione dell’auditorium ma è contro la sua localizzazione in piazzale Boschetti. Non solo per i possibili rischi idraulici, ma anche perché la sua localizzazione contraddice sia il Piano Regolatore di Piccinato, sia il progetto, commissionato dal Comune a Roberto Gambino, per il recupero e la valorizzazione della rete fluviale e del verde pubblico.”
Sia Piccinato che Gambino avevano individuano, ai fini della ricostruzione di un sistema integrato fiume-verde-mura urbane, la posizione strategica e quindi il ruolo essenziale della fascia di verde compresa tra le Porte Contarine ed il Roncajette, in quanto potenziale sistema connettore tra i residui spazi aperti della città densa ed il verde periurbano: un sistema in cui è essenziale il recupero ad area verde di piazzale Boschetti (come previsto anche dal Piano Regolatore di Piccinato).
Un ripensamento dell’Amministrazione può e deve essere ancora possibile.