Sono molte migliaia i ciclisti che ogni giorno transitano sul ponte Borgomagno, provenienti o diretti all’Arcella, lungo una arteria che dal 2001 risulta essere la più pericolosa strada di Padova per incidenti rilevati dalla Polizia Municipale, primato condiviso con via Facciolati.
Da alcuni giorni, da quando cioè sono iniziati i lavori di posa delle rotaie sul cavalcavia ferrovia Borgomagno, la sicurezza dei ciclisti che transitano sul ponte, già precaria da oltre 1 anno, è notevolmente peggiorata.
Il restringimento ad una sola corsia di marcia in direzione Arcella porta la maggioranza dei ciclisti a scegliere di transitare sulla pseudo pista sul lato ovest del cavalcavia.
Ma anche in questo caso la sicurezza non è per nulla garantita ed indichiamo alcuni interventi urgenti di messa in sicurezza dei ciclisti e pedoni, debitamente comunicati in via ufficiale all’Assessore Ivo Rossi il 23 scorso, da cui stiamo aspettando una risposta:
– attraversamento pedonale semaforizzato di via Sarpi: posizionamento dei quadrotti
Questo attraversamento attualmente solo pedonale (con la zebra) viene utilizzato da tutti i ciclisti che scendono dal cavalcavia. C’è una promiscuità potenzialmente pericolosa che va risolta separando ciclisti e pedoni disegnando i quadrotti per biciclette;
– attraversamento pedonale semaforizzato di viale Codalunga: posizionamento dei quadrotti
Questo attraversamento attualmente solo pedonale viene utilizzato da tutti i ciclisti che scendendo dal cavalcavia proseguono per la pista ciclabile di viale Codalunga (lato est) o che da lì provengono e si dirigono all’Arcella. Per chiarire la promiscuità, separare ciclisti e pedoni e garantire la precedenza rispetto alle auto vanno disegnati i quadrotti per biciclette;
– svolta a destra per le auto al fondo del cavalcavia: inserimento dosso rallentatore
Punto molto pericoloso: attualmente è permessa la svolta a destra per le auto che scendono dal cavalcavia ed imboccano via Sarpi. Il transito però di centinaia di ciclisti su quelle strisce pedonali richiede che le auto siano costrette al rispetto della precedenza che abitualmente non viene concessa né ai pedoni né ai ciclisti e a ridurre la velocità di marcia. La situazione è particolarmente pericolosa perché i pedoni e ciclisti che scendono dal cavalcavia sono in una posizione in cui vengono visti con difficoltà dalle auto;
– cartelli verticali schizofrenici: eliminazione sottocartello “cicli condotti a mano”
All’inizio del marciapiedi promiscuo pedoni + bici vi è un cartello di pista ciclabile con dicitura “cicli condotti a mano” in contraddizione con una seconda palina posizionata 20 metri più avanti che non riporta il limite, con la palina situata ai piedi del cavalcavia lato Arcella e con l’indicazione percorso ciclabile in viale Codalunga. Queste contraddizioni vanno eliminate;
– segnaletica orizzontale: da disegnare sul maricapiedi/pista simboli bici e pedone
Per chiarire a chi transita lungo il marciapiedi/pista che si tratta di una situazione promiscua chiediamo che vengano disegnati i simboli dei pedoni e della bicicletta;
– attraversamento ciclo/pedonale di via T. Aspetti: posizionamento di dossi rallentatori per auto in ingresso sul cavalcavia e piastra di attraversamento rialzata
Punto molto pericoloso: ai piedi del cavalcavia lato Arcella sono centinaia i ciclisti e i pedoni che attraversano per andare da un lato all’altro del cavalcavia;
La situazione è particolarmente pericolosa per chi attraversa partendo dal marciapiedi lato ovest perché le auto arrivano con flusso pressoché continuo su due corsie, chi da via Toti chi da via Aspetti. I guidatori sono impegnati in una rotatoria a guardare il comportamento delle auto alla loro destra (per chi arriva da via Aspetti) o allo loro sinistra (per chi arriva da via Toti) e hanno meno attenzione per guardare chi inizia l’attraversamento sulle strisce pedonali. Inoltre chi arriva da via Toti ha una visuale pessima dei pedoni e ciclisti perché esce da una curva.
In questo punto non più di due ani fa un pensionato fu travolto ed ucciso da un auto mentre attraversava sulle strisce pedonali.
Per costringere a rallentare la velocità chiediamo:
· il posizionamento di un paio di dossi rallentatore a circa 3-4 e 8 metri prima dell’attraversamento pedonale per contenere la velocità delle auto impegnate nella rotatoria;
· la costruzione di una piastra rialzata di attraversamento ciclo-pedonale almeno in corrispondenze delle due corsie ovest.
– attraversamento ciclo/pedonale di via T. Aspetti/cavalcavia Borgomagno: posizionamento dei quadrotti
Per i motivi già illustrati nel punto precedente si chiede la realizzazione dei quadrotti per garantire visibilità, separare ciclisti e pedoni e garantire precedenza certa ai ciclisti e pedoni che vanno da un lato all’altro di via Aspetti ai piedi del Cavalcavia.
Infine per dirottare con efficacia le biciclette sul marciapiedi lato ovest chiediamo che la segnalazione dell’interdizione alla bici del cavalcavia sia posto già in piazza Mazzini e che sia attrezzato al transito promiscuo pedoni/ciclisti il marciapiedi lato ovest compreso nel tratto fra piazza Mazzini e via Sarpi.