Dopo aver letto la lettera dell’Assessore e ripensando all’incontro avuto con il Sindaco sono rabbia e orgoglio i sentimenti che pervadono il nostro animo e quello di molti padovani stanchi di traffico e cemento.
La rabbia, in quanto si vuol far passare per una vittoria l’edificazione di ulteriori 120/130 appartamenti in uno dei pochi fazzoletti di verde rimasti all’interno della città.
La rabbia di avere una rappresentanza politica che dopo aver promesso in campagna elettorale la “tutela delle aree non ancora edificate” si fa responsabile di questo scempio, adducendo tra l’altro delle motivazioni facilmente smentibili come quella del presunto diritto edificatorio acquisito.
La rabbia di dover trattare con un Assessore all’urbanistica che anziché motivare le sue ragioni durante l’incontro avuto, le pubblica ermeticamente sui giornali con un articolo infarcito di cifre e numeri che portano a pensare più ad un contabile che ad un urbanista perché, senza una visione globale dello sviluppo delle città, continua a sottrarre verde, riversando cemento e automobili in zone che non se lo possono più permettere.
La rabbia di chi vede sempre e comunque gli speculatori edilizi prevalere sia con le giunte di destra che con le giunte di sinistra.
L’orgoglio di rappresentare tanti cittadini padovani che ritengono importante anche l’erba oltre che il denaro. Che alla mattina si trovano costantemente imbottigliati nel traffico e respirano smog più di ogni altra città d’ Italia (Verona e Torino a parte) ma che non si sono rassegnati e si battono per vivere in una città più sana.
L’orgoglio di non accettare il compromesso proposto che trasforma una vasta aree verde in giardinetti stretti tra case e parcheggi .
L’orgoglio infine di non fermarsi anche quando le forze economiche e politiche sembrano tutte contro, perché gli interessi dei cittadini non sono quelli dei poteri forti, ma sono in molti casi più importanti.
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