CONSUNTIVO SMOG 2017: MAI COSì INQUINATI DA UN DECENNIO
Cosa fare mentre aspettiamo il tram?

“A Padova il 2017 è stato l’“annus horribilis“ del decennio per quanto riguarda la qualità dell’aria  fuorilegge per Pm10, Pm2,5 ed Ozono. In particolare per il PM10 – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova- E’ da un decennio che non si registravano così tanti sforamenti del limite di legge giornaliero (50 microgrammi per metro cubo d’aria da non superarsi per più di 35 giorni in un anno), ben 100 (Dati aggiornati al 26 dicembre).

Bisogna tornare al 2007 per trovarne un numero maggiore. Ed è il diciassettesimo anno in cui Padova è consecutivamente fuorilegge per il Pm10. Non solo, la nostra è anche la città più inquinata del Veneto. La media annuale del Pm10 registrata nel 2017 è di 42 microrgrammi per metro cubo d’aria, contro i 40 del limite di legge ed i 20 che vorrebbe l’Organizzazione mondiale della Sanità”.

Ma anche il Pm2,5 – continua Passi- è a livelli record: la media annuale è stata di 32 microgrammi per metro cubo d’aria, contro i 25 previsti dal limite di legge annuale.Più dei 30 microgrammi del 2016, anno in cui Padova è risultato il capoluogo più inquinato d’Italia. Infine l’Ozono: in città sono stati registrati 53 superamenti giornalieri del limite di legge per la protezione della salute umana, che sempre per legge, non dovrebbero essere più di 25 in un anno. Bisogna tornare al 2012 per trovarne un numero maggiore.

Tra PM10 o Ozono sono stati 153  i giorni in cui abbiamo respirato aria avvelenata e fuorilegge: quasi un giorno su due Soltanto in aprile e settembre l’aria di Padova è stata esente da sforamenti del limite di legge. (VEDI DATI E TABELLE NEL DOSSIER).

E’ il traffico – conclude Passi- la principale fonte, diretta o indiretta, dell’inquinamento atmosferico urbano. Quindi per battere lo smog bisogna diminuire in modo permanente la mobilità automobilistica. Al di là delle doverose misure tampone invernali, che impongono una parziale e poco rispettata limitazione della circolazione, che andrebbero rinforzatebloccando anche i diesel euro 3, servono misure strutturali”.

“Sosteniamo gli obiettivi di questa amministrazione – dichiara Andrea Nicolello, responsabilie Mobilità di Legambiente Padova –che sta lavorando al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, per realizzare due nuove linee del Tram, e per un parco mezzi pubblici ampiamente rinnovato, tecnologicamente innovativo ed ecologico. Ma sappiamo anche che tutto questo ha tempi medio lunghi, che ci vorranno molti anni. Lo smog però inquina e danneggia la nostra salute anno dopo anno.

Per questo rilanciamo la necessità di misure strutturali attuabili in breve tempo: bisogna provvedere al rilancio del trasporto pubblico locale (TPL) finalizzando parte dei milioni di euro provenienti dalle multe degli autovelox in tangenziale al potenziamento del servizio con l’aumento della frequenza delle corse; è necessario istituire aree a ciclabilità diffusa nel centro e nei quartieri portando il limite di velocità per le auto a 30 km l’ora, creiamo la Bicipolitana come con successo attuato a Pesaro. In parallelo  andrebbe creato unportale per il Car pooling locale (condivisione dell’auto da parte di più persone che fanno un identico tragitto) e potenziare il carsharing e bikesharig”.

(VEDI PROPOSTE DETTAGLIATE NEL DOSSIER)