In merito al dibattito sulle Cementerie di Monselice e Este la Cgil di Padova ritiene si debba abbassare il tono delle polemiche e offese politiche e privilegiare il confronto e la ricerca delle migliori condizioni di sicurezza sapendo che ambiente ed occupazione sono valori da difendere insieme senza usarli strumentalmente l’uno contro l’altro.
Su temi così delicati per la salute e l’ambiente ci sono delle condizioni e delle considerazioni considerate imprescindibili dal sindacato:
– le valutazioni e le proposte devono sempre basarsi su dati e riscontri obiettivi e oggettivi.
– Il confronto deve essere chiaro e trasparente con tutti i dati a disposizione sul tavolo, con la volontà di definire impegni delle Istituzioni contenenti priorità, scelte, tempi definiti.
– Il tavolo socio/istituzionale deve essere dotato di poteri reali di indicare soluzioni ed interventi. – I controlli pubblici sulle immissioni in atmosfera devono essere costanti e certificati.
– L’urgenza è di migliorare i cicli produttivi e riconoscere la priorità di risanamento ambientale attraverso azioni concertate con le Istituzioni del territorio e con adeguati finanziamenti pubblici e privati.
– Le imprese hanno un valore legato alla produzione di ricchezza economica e di benessere sociale. Non ci appartiene una cultura che con la difesa dell’ambiente teorizza la formazione della società post-industriale.
– L’impegno del tavolo di concertazione deve essere proteso a tenere insieme la salvaguardia della salute sia dei lavoratori sia dei cittadini e dell’ambiente con la produzione industriale.
– La divulgazione di dati oggettivi è una stringente necessità. Per questa ragione, applicando il Piano Socio Sanitario Regionale, è indispensabile disporre per l’area dell’estense e del Monselicense di un’indagine prodotta dall’osservatorio epidemiologico regionale sulla statistica e cause di neoplasie maligne.
“La Cgil ha fornito alla magistratura padovana informazioni relative alla conoscenza dei cicli produttivi, dell’organizzazione del lavoro ma soprattutto l’opera costante svolta da centinaia di lavoratori e delegati sin dagli anni 70 per contrattare e applicare migliori condizioni di lavoro, maggiore sicurezza attiva e passiva, radicali trasformazioni del modo di lavorare e produrre – spiega Ilario Simonaggio segretario generale Cgil padova – Nel carteggio trasmesso ci sono decenni di accordi sindacali aziendali, di indagini ambientali effettuate da vari Istituti Universitari, interventi tesi a prevenire infortuni e malattie. Siamo convinti che la difesa della salute sia un impegno collettivo continuo e costante a favore, innanzitutto, di chi lavora ogni giorno nelle aziende e che la contrattazione territoriale e aziendale sia il migliore antidoto al rischio di stilare fredde classifiche numeriche”.
“Siamo stanchi della inutilità del tavolo del Comune di Monselice che dopo molti mesi e varie sessioni di lavoro non ha prodotto risultati apprezzabili – continua Simonaggio – e quindi chiediamo alle Istituzioni coinvolte ( Regione, Provincia, Comuni dell’area, Arpav, Azienda Ulss 17) di riavviare questo processo di confronto sociale istituzionale assumendo delle condizioni e volontà diverse dal recente passato”.
Nella seduta del 21 marzo i capigruppi del Consiglio comunale di Padova – escusi Alleanza Nazionale e Forza Italia per scelta e UDC per assenza – hanno presentato il seguente ordine del giorno Per la sicurezza del lavoro:
Considerato che
*il fenomeno degli infortuni sul lavoro sta conoscendo una drammatica recrudescenza, in particolare nel nostro territorio, come dimostra il terribile incidente costato la vita a due operai presso le Fonderie Anselmi di Camposampiero;
*è indispensabile aprire un dibattito serio e articolato sul peggioramento delle condizioni materiali dei lavoratori, che comporta, per l’intreccio tra la precarietà del lavoro e la condizione di molti lavoratori migranti, ricadute sempre più pesanti sulla qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori;
*reputa l’impegno per la qualità del lavoro e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori uno dei capisaldi della nostra democrazia;
*ritiene incredibile e incivile che nel 2007 il costo per la mancata sicurezza ammonti a non meno del 3% del Pil;
*concorda con l’alto richiamo che più volte il Presidente della Repubblica ha rivolto affinchè l’impegno di tutte le istituzioni e dei soggetti preposti per la salute e la dignità delle condizioni di lavoro sia massimo
Nell’esprimere sincera solidarietà ai familiari dei lavoratori deceduti,
*si impegna a sostenere tutte le iniziative tese a salvaguardare la sicurezza, la dignità e la libertà delle lavoratrici e dei lavoratori nel pieno rispetto dell’art.41 della Costituzione
e auspica che
*il Governo approdi ad una rapida approvazione del nuovo testo unico sulla salute e sicurezza, indispensabile per armonizzare la normativa e migliorare le tutele per le lavoratrici e i lavoratori