DOPO LA BOCCIATURA IN CONSIGLIO COMUNALE DELLA MOZIONE CONTRO GLI OGM IN AGRICOLTURA

“Con questo gesto non vogliamo dare degli ignoranti ai consiglieri comunali, ma invitarli ad informarsi molto meglio sicuramente sì” – così Lucio Passi, coordinatore di Legambiente, commenta la provocazione di Legambiente che ha deciso di regalare ai rappresentanti dei cittadini democraticamente eletti il testo di uno dei massimi genetisti italiani, il professor Marcello Buiatti ordinario di Genetica all’Università di Firenze (Le Biotecnologie – Marcello Buiatti, Il Mulino). Sindaco e consiglieri se lo vedranno recapitare domani (lunedì16) con tanto di lettera (aperta) di accompagnamento. Questo l’incipit “crediamo che qualche informazione in più sull’uso degli Ogm in agricoltura non possa che tornarvi utile. Di questo ci siamo convinti dopo aver appreso che il Consiglio Comunale del 18 aprile scorso ha respinto, a grande maggioranza, la mozione “tutela del territori dalle contaminazioni OGM” sostenuta da Colidretti, Legambiente e molte altre associazioni “
Legambiente nella lettera insiste soprattutto su un punto, come spiega Davide Sabbadin: “chiunque sappia qualcosa della nostra agricoltura sa che l’introduzione in essa degli Ogm ne determinerebbe l’uscita dal mercato mondiale. Chi crede ancora in un futuro per l’agricoltura in Italia ha da tempo fatto scelte diverse: le associazioni degli agricoltori e quasi tutte le regioni italiane si sono dichiarate free-ogm per tutelare un economia fatta di prodotti tipici, di prodotti di qualità, dove per qualità si intende un prodotto che arricchisce non solo chi lo fa, ma anche il territorio nel suo complesso. La forza del made in Italy alimentare si basa sulla sorprendente diversità che ogni nostro territorio offre e che verrebbe spazzata via dall’omologazione che l’uso degli Ogm intrinsecamente comporta.”
Ancora, Legambiente, per bocca della biologa Rina Guadaginin puntualizza: “non siamo certamente contrari all’ingegneria genetica nel campo della scienza biomedica. Altro è il nostro no per quanto riguarda l’uso degli Ogm in agricoltura e nell’alimentazione animale ed umana. Oggi nessuno può scientificamente stabilire se l’introduzione degli ogm in campo agricolo possono comportare rischi per l’ambiente e per l’uomo. E di fronte a questa incertezza, che potrà essere fugata solo con decenni di ricerca, deve vigere il principio di precauzione, fatto proprio dall’unione Europea. Ma serve una ricerca indipendente, pubblica, e fatta in condizioni di sicurezza, cioè senza possibilità di contaminazioni accidentali dell’ambiente. Contaminzazioni accidentali che anche il decreto del Ministro dell’Agricoltura Alemanno si è preoccupato di evitare regolamentando la materia.
Legambiente – conclude la lettera aperta – “chiede al Consiglio Comunale di tornare sulle proprie posizioni, chiede allo stesso di promuovere un dibattito aperto che ponga sul tappeto i problemi etici, economici, sanitari ed ambientali che gli Ogm sollevano e che possa coinvolgere i nostri rappresentanti istituzionali, nella speranza che anche a Padova la mozione per un territorio free-Ogm possa essere adottata presto.”

Per approfondimenti Legambiente Davide Sabbadin 3393694089 – Rina Guadagnini 3480028116