ECCO I DATI DELL’NQUINAMENTO A PADOVA
Senza misure strutturali non se ne esce

Inquinamento atmosferico a Padova, questi i dati:

 

  • Superamento della media annuale consentita dalla legge per quanto riguarda le polveri ultrasottili (Pm2,5): 31 microgrammi per metro cubo d’aria, contro i 25 consentiti per legge.
  • 101 giorni di superamento del valore per la protezione umana dell’Ozono, contro i 25  giorni all’anno consentiti per legge registrati negli ultimi sei mesi.
    • 52 giorni di sforamenti  del Pm10 (polveri fini) contro i 35 concessi dalla legge, dall’inizio dell’anno.
    • Benzo (a) pirene oltre il limite di legge.
    • Ossidi di Azoto che all’Arcella arrivano ad una media annua di 46 microgrammi per metro cubo d’aria contro i 40 consentiti per legge.
    “Questi – commenta Lucio Passi, Portavoce di Legambiente Padova- sono dati che parlano chiaro sulla gravità e vastità del problema sanitario e ambientale correlato all’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico urbano. E’ in relazione a questo quadro che bisogna valutare le misure antismog allo studio del Comune di Padova.

     

    La novità di quest’anno sembrerebbe – il condizionale è d’obbligo- il divieto della limitazione in entrata in città, dopo le 8.00, dei non residenti alla guida delle auto più inquinanti (euro 0, 1 e 2). Se questo fosse vero potrebbe essere un primo tassello di quelle misure permanenti, e ben più articolate – da sempre chieste da Legambiente – votate a limitare il traffico e a potenziare i mezzi pubblici, come l’Ecopass o “l’abbonamento alla città”. Su questo l’Amministrazione comunale farà bene a chiarire subito le sue intenzioni.

     

    Per il resto – conclude Passi – le misure presentate ieri, appaiono ancora insufficienti, perché non strutturali, a combattere la reale entità dell’inquinamento atmosferico.