Garantire il dissenso, condannare la violenza, rilanciare il confronto

Non tutti possono aver condiviso il commento pubblicato sullo scorso numero di Ecopolis, al blitz del Centro sociale Pedro negli uffici dell’Assessore all’Urbanistica Mariani. Ma resta il fatto che gli attacchi di questi ultimi giorni a Legambiente, da parte di molti esponenti dell’Amministrazione e del centro sinistra, sono stati assolutamente sproporzionati e strumentali.
Una lettera di Lucio Passi, pubblicata sul numero 100 riteneva eccessiva la condanna fatta da giornali e forze politiche all’azione del Pedro che – sosteneva – pur se dura e aspra, non avrebbe superato i limiti della non violenza. Altri ritengono (e tra questi chi scrive, avendo visto le immagini trasmesse da Telenuovo) che si sia varcato il limite dell’intimidazione e dell’aggressione personale e che la lettura di quanto avvenuto vada effettuata nel contesto del clima di violento scontro politico che da troppo tempo caratterizza negativamente la nostra città e che rende difficile un reale ed approfondito confronto nel merito delle questioni. Il che offre – oltre tutto – un comodo alibi a chi governa per continuare a confrontarsi solo con i poteri e gli interessi economici forti e per negare o vanificare nei fatti ogni reale occasione di partecipazione dei cittadini. Governo autocratico e contestazione violenta di alcuni gruppi minoritari, come spesso avvie ne, tendono a legittimarsi a vicenda. Ed è infatti sintomatico il fatto che la breve lettera pubblicata su Ecopolis abbia offerto il pretesto per durissimi attacchi, da parte di molti esponenti del centro sinistra nei confronti dell’attività complessiva di Legambiente accusata di atteggiamenti talebani e di essere espressione del “partito del non fare”. Attacchi che la dicono lunga su quanta insofferenza ed intolleranza covi nei confronti di chiunque dissente da specifiche scelte politiche dell’amministrazione o critica i nostri amministratori per il mancato rispetto di quanto era stato scritto nel programma elettorale del Sindaco.
Per quanto riguarda l’eccessiva personalizzazione del confronto politico, in particolare sul terreno delle politiche urbanistiche, prendiamo atto di quanto ribadito più volte da Sindaco e Giunta: le decisioni non sono assunte dal solo Assessore delegato ma sono frutto di un orientamento largamente condiviso da tutta l’Amministrazione. Che le scelte operate siano, purtroppo, espressione di una diffusa scarsa sensibilità verso le problematiche ecologiche e di una visione economicista dello sviluppo, comune non solo alla Giunta ma anche a larga parte delle forze presenti in Consiglio Comunale, a destra come a sinistra, è d’altra parte testimoniato dalla recente approvazione quasi all’unanimità della Variante al PRG (unici voti contrari quelli di Rifondazione e dei Verdi).
Senza rinunciare alla denuncia di quanto di negativo quotidianamente avviene nella nostra città, occorre quindi essere coscienti della necessità di affrontare una battaglia culturale e politica di lungo periodo, aumentando ancor più la capacità di analisi e d’interpretazione delle trasformazioni in atto, definendo meglio le alternative possibili, precisando e comunicando con maggior efficacia i nostri obiettivi sia strategici che tattici.
Sono temi di fondamentale importanza a cui, una volta di più, Ecopolis si candida ad offrire tutto lo spazio necessario per l’approfondimento e la discussione tra quanti cercano di costruire percorsi alternativi per un diverso orizzonte di sviluppo della nostra comunità urbana e del nostro territorio.
Sergio Lironi, Presidente Legambiente