Pioggia e rischio “acqua alta”, ma a Ferro-Fini sono arrivati ugualmente in tanti. La partecipazione insomma c’è stata, perfino superiore alle attese considerate le difficoltà (…) La convinzione che bisogna lottare in prima persona per difendere le conquiste ed affermare i diritti si va facendo strada. Il dato nuovo è proprio questo: anni di fatiche e delusioni non hanno fiaccato lo spirito, manifestiamo perché vogliamo un paese civile e siamo decisi a vincere questa battaglia per quanto lunga possa essere. Questo è il significato dell’affollato sit-in tenutosi a Venezia, a pochi passi dalla sede del Consiglio regionale (…) C’erano persone con disabilità, i familiari, i responsabili delle associazioni aderenti alla Fish e di altre associazioni, le rappresentanze di Cgil, Cisl, Uil e delegazioni dei sindacati dei pensionati (…)
Le dichiarazioni propagandistiche ed approssimative del ministro Tremonti – e, per restare in Veneto, dell’assessore regionale alle politiche sociali, Remo Sernagiotto – devono ricevere risposte appropriate (…) L’assessore parla molto, illustra progetti in modo generico, pensa anche molto a come introdurre nuove forme di “compartecipazione”a carico delle famiglie, ma presta pochissima attenzione alle nostre parole e non dice mai cosa intende fare la Regione in materia di disabilità. Alcune settimane fa gli avevamo chiesto di avere un ruolo attivo rispetto alla crisi, di sottoporre alla Giunta e al Consiglio regionale la gravità della situazione e le nostre richieste, di proporre al Consiglio una seduta straordinaria. L’assessore ha amabilmente sorvolato.
Abbiamo fatto da soli. Organizzato un sit-in di protesta e chiesto al presidente del Consiglio di favorire un incontro diretto tra la rappresentanza della Fish e i capigruppo consiliari. Abbiamo trovato l’attenzione del presidente Ruffato e la richiesta è stata accolta. Il 26 ottobre siamo stati appunto a Palazzo Ferro-Fini (…) La proposta che abbiamo sottoposto a tutti i Consiglieri regionali è chiara: il rifiuto della compartecipazione per i servizi essenziali, il potenziamento del fondo per la non autosufficienza e il reperimento delle risorse per la sua positiva attuazione, il rifiuto di ricorrere alle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi. Il presidente e i capigruppo hanno ascoltato con attenzione. Le forze politiche di opposizione hanno deciso di raccogliere le firme per la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio (iniziativa già in corso), quelle di maggioranza non si sono dichiarate contrarie (…)
Il Consiglio verrebbe convocato per discutere di disabilità e non autosufficienza, cioè su come e dove reperire le risorse finanziarie per contrastare i tagli annunciati dal governo. Ciò che ci ha favorevolmente colpito è il consenso che le nostre argomentate richieste e proposte stanno ottenendo (…) Noi chiediamo che si affronti davvero il capitolo domiciliarità, ovvero il potenziamento dei piani di assistenza per la Vita indipendente, per l’aiuto personale, per le attività diurne. Noi chiediamo davvero una residenzialità umana, a carattere familiare, per permettere una vita dignitosa a chi non può più vivere a casa propria (…) L’iniziativa a palazzo Ferro-Fini ha rafforzato la nostra convinzione che dobbiamo proseguire la mobilitazione ed impedire che questa indecente manovra economica uccida le nostre speranze.