Alla fine la giunta ha deciso per la soluzione meno coraggiosa: quella di confermare il capolinea del tram ed il relativo parcheggio scambiatore all’interno della lottizzazione Morandi, realizzando una viabilità di accesso che sottopassa l’autostrada con un nuovo tunnel.
Restiamo convinti che la soluzione più lungimirante era quella di prevedere il terminal a Cadoneghe, facendo proseguire la linea del tram lungo via Pontevigodarzere. A nostro avviso le linee del tram, per offrire un efficace servizio pubblico, realmente alternativo al trasporto privato, devono essere in grado di intercettare il traffico diretto verso il centro della città all’esterno dei confini comunali. La scelta della giunta sacrifica, di fatto, Pontevigodarzere. Il rione continuerà, infatti, ad essere attraversato da un notevole flusso automobilistico che avrà come principali destinazioni il centro della città oppure il parcheggio scambiatore.
Durante la discussione del PAT a livello di quartiere era stata avanzata una soluzione, alternativa a quella scelta dalla giunta, che aveva avuto un particolare apprezzamento. Tale soluzione prevedeva di realizzare provvisoriamente il parcheggio ed il terminal del tram all’altezza dell’ex. Saimp e di prolungare successivamente la linea lungo via Pontevigodarzere fino a Cadoneghe. Veniva , altresì, previsto di realizzare una circonvallazione ad ovest, che, scavalcando il fiume attraverso un nuovo ponte da costruire di concerto con le ferrovie dello stato, seguisse il tracciato della ferrovia fino a raggiungere la tangenziale attraverso l’esistente sottopasso di via Verrocchio e la via Fornace Morandi. Ciò al fine di liberare via Pontevigodarzere dall’esistente volume di traffico, incompatibile con la presenza del tram, e di offrire un efficace servizio pubblico, attestato ai confini della città metropolitana, in grado di soddisfare buona parte della domanda di accesso alla cit tà proveniente dal quadrante nord. Il punto debole di questa proposta, rappresentato dall’attraversamento da parte del tram della rotatoria ex. Saimp, poteva essere risolto con la realizzazione di un tratto in galleria. I maggiori costi derivanti da questa operazione potevano in parte trovare compensazione nel risparmio derivante dalla mancata realizzazione del tunnel previsto più ad ovest.
Dopo la scelta della giunta, sulla quale si spera ancora in un ripensamento, c’è da augurarsi che non venga abbandonata l’ipotesi di prolungare la linea del tram fino a Cadonehe e che si decida di realizzare, comunque, la circonvallazione ad ovest, chiudendola non più lungo via Fornace Morandi, ormai compromessa dalla presenza della linea del tram, ma attraverso la viabilità della lottizzazione fino all’innesto sulla rotatoria. Il non farlo vorrebbe dire lasciare in sofferenza il rione di Pontevigodarzere, destinato a subire il traffico di attraversamento verso la città e verso il terminal. Va ricordato, a tal proposito, che il rione, per effetto delle lottizzazioni Morandi, Pilli ed Idrotermici, di prossima attuazione, subirà un incremento di circa 1300 abitanti, che produrrà un sensibile aumento della domanda di mobilità. A tale domanda è necessario dare un’adeguata risposta con una razionale organizzazione delle infrastrutture e dei trasporti pubblici.
Lorenzo Cabrelle, Legambiente Padova