Ennesimo affronto alla cooperazione internazionale allo sviluppo: nella legge di stabilità 2012 i fondi stanziati per la legge 49/87 equivalgono a 86 milioni di euro, un crollo del 51% rispetto ai fondi, già estremamente ridotti, a disposizione nel 2011. Come denuncia l’Associazione OnG Italiane (AOI), il taglio complessivo inferto al Ministero degli Esteri è stato di 206 milioni di euro, ma di questi ben 92 milioni sono stati accollati alla Cooperazione internazionale. Un carico davvero sproporzionato se si considera che le attività previste dalla legge 49/87 costituiscono solo il 10% circa del bilancio del MAE. La stessa sorte, sottolineano le associazioni di cooperazione che fanno capo all’AOI, non è toccata al altre voci di spesa, come le missioni militari, mostrando ancora una volta miopia nella gestione delle relazioni internazionali e mettendo in moto una scure che colpisce a senso unico.
Ma le OnG non restano a guardare passivamente: l’AOI ha chiesto a tutte le forze parlamentari che parte del previsto tesoretto di 750 milioni di euro legata all’asta pubblica delle frequenze venga devoluto proprio alla cooperazione, rispristinando in tal modo almeno i livelli finanziari dle 2010.
Cocis, federazione che unisce 23 OnG, approva e rilancia la proposta dell’AOI. Siamo convinti infatti che l’uscita dalla crisi economica passi soprattutto attraverso la presenza dell’Italia nei principali scenari internazionali, presenza che soltanto il lavoro costante e di relazione che ogni giorno portano avanti le OnG anche nel nome del nostro Paese, può garantire.
Giancarlo Malvolti, Presidente Cocis