Le scelte urbanistiche continuano ad essere il grande elemento di contrasto tra Legambiente e la giunta Zanonato, mentre in altri campi, l’associazione ambientalista e amministratori collaborano per realizzare politiche condivise.
“Che la giunta abbia approvato l’aumento della cubatura rispetto ai 2 milioni di metri cubi già concessi con la variante urbanistica del 23 ottobre del 2004, non va nella direzione dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente e della vivibilità urbana” annota Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova.
La cubatura della variante fu un pochino “sforbiciata” dal Centro sinistra, rispetto alla proposta della precedente Amministrazione, dopo il pressing di associazioni e sindacati. Ora Mariani aggiunge nuova cubatura rendendo ancor più misero quel poco tagliato in ottobre. Ma quel che emerge, una volta di più, è la mancanza di un disegno su come valorizzare la città attorno ai parchi ed i cunei ambientali e non alle grandi edificazioni. E Padova non ha biosgno di nuova edilizia residenziale.
Singolarmente l’Assessore all’urbanistica mercoledì aveva nel frattempo proposto un incontro sul PATI – Piano di Assetto del Territorio Intercomunale dell’Area Metropolitana di Padova, rispondendo ad una lettera di indirizzo firmata da esponenti di spicco di associazioni, sindacati, urbanisti. “A questo punto è meglio rimandare la discussione a dopo il 25 luglio- manda a dire Passi- data in cui si esprimerà il Consiglio Comunale sull’aumento di cubatura. “Infatti per discutere del Pati (lo strumento urbanistico intercomunale che in pratica sostituirà il vecchio PRG) è necessario innanzi che l’Amministrazione chiarisca, una volta per tutte, qual è la sua politica urbanistica.