Il patto in questione, consultabile interamente sul sito www.legambientepadova.it, che si articola in 13 punti, chiede per prima cosa ai candidati di impegnarsi per limitare la produzione di CO2 tramite il raggiungimento del 20% di energia proveniente da fonti rinnovabili, di realizzare solo le infrastrutture davvero utili, di attuare politiche per aumentare la raccolta differenziata e la diminuzione dei rifiuti, di abbandonare definitivamente l’opzione nucleare, di far partire una nuova stagione di demolizione degli ecomostri e per la legalità e di introdurre i reati ambientali nel codice penale. Il patto prosegue chiedendo di migliorare la mobilità investendo sul trasporto pubblico e in particolare sui treni per i pendolari, di rilanciare l’agricoltura biologica raddoppiando la percentuale di terreno attualmente coltivato a biologico, di tutelare i parchi, di sfruttare la lotta ai cambiamenti clima tici per innovare l’economia prevedendo delle tasse maggiori per chi inquina, di investire sulla qualità culturale dei territori, di fermare il consumo di suolo, di migliorare la scuola e devolvere il 3% del PIL alla ricerca e di impegnarsi per l’approvazione della legge per i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.
Al programma di Legambiente, a livello nazionale hanno già dato la loro adesione candidati che appartengono a forze politiche diverse, dalla Sinistra Arcobaleno, al Popolo delle libertà, al Partito Democratico.
È importante ribadire che il Patto per l’Ambiente non è un libro dei sogni ma propone un insieme di azioni concrete che evidenziano la necessità di decidere, di attuare strategie nell’interesse del Paese e dei cittadini, superando le vecchie logiche di schieramento. In Italia servono più infrastrutture per liberare le città dalla morsa del traffico, più energia rinnovabile, più ferrovie. E serve anche un’azione di contrasto più incisiva per cancellare ecomafie ed ecomostri, per liberare ampie zone del Paese dal pattume, dal traffico, dall’inquinamento. Chiunque sia al Governo del Paese non può prescindere dall’interesse generale.
Da una settimana, anche a Padova, il Patto per l’Ambiente riscuote le prime adesioni di candidati nel nostro collegio elettorale. Hanno aderito ad oggi Francesca Andreose, Maura Angelillo, Rossano Palazzin, Daniela Ruffini, Paolo Wieczorek, Luisa De Biasio in Calimani, Giuliana Beltrame e Luisa Ravanello. Anche se non padovani, ma canditati qui alla camera e al Senato lo sottoscrivono anche Paolo Ferrero e Nicola Tranfaglia.
L’auspicio è che anche coloro che non hanno ancora firmato il Patto per l’Ambiente, una volta eletti si muovano nella direzione indicata dal patto in nome dell’interesse dell’ambiente, che è anche l’interesse di tutti. Per vedere chi ha firmato il patto a livello nazionale clicca qui.
Andrea Ragona – Legambiente Padova