LEGAMBIENTE PADOVA è CON I SINDACI: SI IDROVIA, NO CAMIONABILE

 

Legambiente conferma il proprio giudizio assolutamente negativo alla realizzazione della cosiddetta “camionabile”, l’autostrada a pagamento lungo l’idrovia che è stata inserita impropriamente nel GRAP (Grande Raccordo Anulare di Padova) al solo scopo di ottenerne l’inserimento (peraltro mai dimostrato) nella legge obiettivo e ciò al fine di utilizzare le procedure agevolate che quella legge prevede.

Spiega l’architetto Lorenzo Cabrelle, del Direttivo di Legambiente Padova: “l’opera è inutile in quanto Padova non ha bisogno di un ulteriore asse stradale di collegamento con l’interporto e la zona industriale. Esiste già l’autostrada Mestre Padova, con il casello di servizio della zona industriale.
L’opera è dannosa in quanto, oltre a creare una barriera a sud della riviera del Brenta aumentandone il rischio idraulico e deturpandone il paesaggio, rappresenta l’ennesima infrastruttura stradale in un territorio già eccessivamente infrastrutturato. Ricordiamo che quella su gomma è la più inquinante tra le modalità di trasporto: il traffico automobilistico infatti è responsabile delle gran parte dell emissioni di CO2 (gas climalterante)  e degli inquinati dannosi per la salute umana come il Pm10 e il biossidi di azoto.” “
Ma soprattutto – sottolinea Lucio Passi, Portavoce di Legambiente Padova- la camionabile, rischia di compromettere la realizzazione del completamento dell’idrovia Padova-Mare. Per ridurre al minimo il rischio idraulico che grava sul territorio padovano e veneziano, la portata  dell’idrovia deve essere di almeno 400-450 mc/s. Bisogna costruire quindi un canale più grande e questo potrebbe essere impedito dalla presenza della camionabile.

È più che giustificata, quindi, la decisa avversione che molti comitati locali e pressoché tutti i comuni della riviera del Brenta hanno espresso nei confronti di un nuovo asse stradale che attraversi i loro territori. La stessa Regione peraltro, per bocca dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, ha affermato di recente che la camionabile non è più prevista tra le opere infrastrutturali da realizzare.

Chiediamo a questo punto che la Regione formalizzi la decisione di non realizzare l’autostrada a pedaggio lungo l’idrovia, stralciandone la previsione da tutti i suoi atti di pianificazione e prescrivendo che vengano di conseguenza adeguati gli atti di pianificazione delle amministrazioni sotto ordinate.”