Egregio Sig. Sindaco,
si stanno prendendo le decisioni finali per il Giustinianeo e per il settore est del centro storico della città.
Nel 2017, dopo infinite discussioni, si è concordato di avviare il Nuovo polo ospedaliero Est-S.Lazzaro e, con “pari dignità”, di consolidare il Giustinianeo ristrutturando l’area e valorizzando il Parco delle Mura rinascimentali.
Questo mosaico complesso, come è stato definito, sarebbe sancito dall’Accordo di Programma in itinere che, senza alcuna consultazione pubblica, andrebbe a modificare integralmente gli strumenti urbanistici vigenti.
Nel mosaico un solo tassello è profondamente sbagliato -sin dal primo inizio, nel 2017 – e rischia di compromettere il tutto. In Europa oggi – dopo sessant’anni di dibattito sulla valorizzazione dei patrimoni culturali e paesaggistici, in una Padova che aspira a una seconda candidatura UNESCO – non si può promuovere un parco a tutela delle Mura e allo stesso tempo azzerarlo e renderlo impresentabile costruendovi tre enormi blocchi edilizi, completamente fuori scala e quasi sopra quelle Mura che costituiscono la spina dorsale del Parco stesso.
In data 10/02/2020, assieme ad altre associazioni e comitati ambientalisti e culturali e all’Ordine degli Architetti di Padova, le avevamo chiesto un incontro per discutere del progetto della Nuova Pediatria, presentato dall’Azienda Ospedaliera, e dell’imminente Conferenza dei Servizi che deciderà sull’Accordo di Programma di attuazione dei nuovi Poli della Salute della città.
Sono passate più di due settimane e nessun riscontro e tanto meno nessuna convocazione ci sono pervenuti. Non le nascondiamo la nostra delusione, soprattutto ricordando le recenti espressioni sul valore dell’associazionismo pronunciate proprio qui, a Padova, dal Presidente della Repubblica e del suo impegno, proclamato in campagna elettorale, di fare dell’ascolto dei cittadini uno dei punti di forza del suo mandato. Prendiamo atto tuttavia del suo eloquente rifiuto al confronto.
La nostra posizione sul progetto della Nuova Pediatria è notoriamente divergente da quella dell’Amministrazione comunale, ma si basa su valutazioni oggettive largamente condivise all’interno del mondo culturale padovano e della stessa Soprintendenza, per cui è necessario unire tutte le forze per trovare, anche all’ultimo momento, una soluzione utile a salvaguardare nel modo migliore il monumento delle mura cinquecentesche e l’immagine della città storica all’interno dell’area ospedaliera.
Sotto questo profilo è di tutta evidenza che la recente Variante al Piano degli Interventi, che verrà approvata con l’Accordo di Programma, non garantisce il rispetto del monumento cittadino, in quanto tutte le norme di tutela previste dalla vigente normativa vengono cancellate all’interno della nuova destinazione urbanistica che viene assegnata all’area.