Da tempo l´attuale Consiglio Comunale su proposta dell´´assessore all´urbanistica Mariani ha dato il via a tra grandi lottizzazioni in una zona ristretta a nord di Pontevigodarzere che interessano l´area nord Morandi e le aree di due fabbriche dismesse, la "Pilli" e "Idrotermici" (dove fino al 1988 si faceva largo uso di amianto). Tre lottizzazioni distinte che diventano un tutt´uno data la loro contiguità. Il progetto, seppure con alcune modifiche, è in continuità con quanto programmato dalla precedente Giunta Destro.
Così com´erano previste le lottizzazioni, che comprono un´area di quasi 17 ettari, posta a cavallo di via Pontevigodarzere, prevedendo volumetria complessiva di 192.700 metri cubi non garantivano certo qualità e vivibilità. Ma un primo risultato è stato raggiunto. Dopo una serie di incontri, tenuti in sedi diverse, che ha visto di volta in volta coinvolti i progettisti, i rappresentanti della circoscrizione e Legambiente, è stato affidato all´arch. Paolo Sartori il compito di stendere un piano guida, che coordini la progettazione all´interno dei singoli comparti, secondo un disegno unitario che possa, eventualmente, coinvolgere anche il contiguo comparto Morandi.
"Data per accettata – spiega Lorenzo Cabrelle – ingegnere di Legambiente – l´idea di ricucire il territorio, interrompendo il traffico di attraversamento lungo via Pontevigodarzere, in corrispondenza del fronte di affaccio dei due comparti posti a cavallo della via, il problema da risolvere è quello di trovare un elemento ordinatore della nuova edificazione. L´ipotesi su cui si sta lavorando è quella di individuare un asse trasversale, est-ovest, completamente permeabile e servito da percorsi ciclo pedonali, dove organizzare gli spazi ed i servizi pubblici (giardini, piazze, centro civico).
Affinché le lottizzazioni non siano percepite come la solita colata di cemento, è necessario dare la massima rilevanza all´aspetto pubblico dell’intervento. Deve essere immediatamente apprezzabile, cioè, qual è il vantaggio per la collettività, che giustifica la realizzazione di una volumetria decisamente importante. Serve quindi un luogo centrale di alta qualità, dotato di ampie aree verdi e pedonali, e di tutti quei servizi e spazi pubblici e di pubblico interesse in grado di promuovere l´aggregazione sociale e la vita di relazione dell´intero rione di Pontevigodarzere.
Resta però una grande nodo: l´aumento del traffico a fronte di un previsto incremento di circa 1300 nuovi abitanti che la lottizzazione produrrà. Tutte le ipotesi allo studio, quale quella di realizzare la circonvallazione lungo la ferrovia, raccordandola con l´arco di Giano, vanno rese pubbliche al fine di permettere il necessario dibattito. In mancanza di una soluzione condivisa, difficilmente l´intervento otterrà il consenso da parte dei cittadini, e a poco serviranno i pur lodevoli suggerimenti dell´arch. Sartori di limitare i parcheggi al minimo indispensabile e di prevedere un servizio di auto in multiproprietà, al fine di ridurre il numero di veicoli presenti sul territorio.
Un ulteriore elemento di indeterminatezza che va sciolto, senza ripensamenti, è quello della prosecuzione della linea del tram fino a Cadoneghe. Qualora il comune non dovesse dare in tempi ragionevoli queste risposte, i piani di lottizzazione non potranno dare quelle garanzie di sostenibilità che sono necessarie affinché il percorso partecipativo, da attivare dopo la redazione del piano guida, possa avere buone probabilità di successo.