Non abbiamo bisogno di nuove armi, non abbiamo bisogno di nuove guerre ma di una politica di pace, cooperazione e solidarietà. No all’ampliamento della base Usa di Vicenza, no a nuove servitù militari!
Questo sarà uno degli slogan che caratterizzerà la nostra presenza alla Manifestazione che si terrà a Vicenza sabato 17 febbraio.
Siamo contrariati ma anche delusi dalla politica del Governo Prodi. Poteva essere un grande atto di pace, un atto che sanciva la discontinuità dalla politica estera e militare del governo Berlusconi. E’ stato invece un atto pilatesco che, nascondendosi dietro scelte del precedente governo cede, ancora una volta servilmente, all’arroganza degli Stati Uniti e alla loro politica di guerra.
Prodi non può banalizzare la questione scaricandola come un mero problema locale legato all’impatto che la nuova base avrà sul territorio.
Non è così: la base di Vicenza è sempre stata la testa di ponte per tutte le attività di guerra in Medio Oriente ed anche la sua retrovia logistica. Quindi, la questione non è assolutamente una questione “urbanistico – territoriale” ma una decisione di politica estera che avrà conseguenze sugli scenari di guerra dell’Iraq e dell’Afghanistan ora, e dell’Iran e o della Siria domani.
In Italia l’investimento e la costruzione di nuove armi cresce, le basi militari aumentano; anche la Finanziaria 2007 ha deciso aumenti per la ricerca e la strumentazione militare ed entra nel merito anche del TFR affinché si possa recuperare denaro da investire in spese militari. Non accettiamo la prassi di collegare le scelte (basti vedere il rapporto di Sbilanciamoci), con accordi che spesso sfuggono ai controlli parlamentari e in presenza di “sacrifici” chiesti agli italiani con restrizioni in materia sociale, ambientale, solidaristica e culturale.
A cosa serve ribadire che le GUERRE sostengono il TERRORISMO e mietono centinaia di vittime innocenti provocando violenze immani, a cosa serve lanciare allarmi per la difesa e la tutela ambientale della terra: riteniamo che se proseguirà l’impegno economico militare ed armato con la costante violazione dei diritti degli uomini, noi non usciremo dalla logica dell’assoggettamento agli Stati Uniti e non costruiremo un’Europa autonoma. Non solo, ma i pericoli di una progressiva destabilizzazione sociale ed ambientale aumenteranno in modo esponenziale.
L’Associazione per la Pace appoggia quindi l’attività dei Comitati Vicentini, la loro resistenza ad un nuovo insediamento militare USA nell’aeroporto “Dal Molin” e sabato cammineremo assieme a molte persone per ribadire NO alle Guerre, No allo sfruttamento perché un MONDO DIVERSO E’ POSSIBILE.