Legambiente aderisce al presidio promosso lunedì 19 davanti al Comune dalle 11.00 alle 12.30 dai dipendenti ARPAV ed esprime piena solidarietà ai lavoratori in lotta contro la chiusura del laboratorio Arpav di Padova, che gestisce il 44% delle analisi del Veneto. “La Regione e i vertici Arpav (Agenzia regionale protezione ambientale del Veneto) – commenta Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – dopo la chiusura dei laboratori di Rovigo, Belluno e Vicenza e di alcune sedi periferiche dei Dipartimenti Provinciali, ora vogliono chiudere a breve anche il laboratorio di Padova. Compiere una scelta del genere significa colpire le molteplici attività di controllo sulla qualità dell’ambiente svolte dall’Agenzia che riguardano la salute di tutti i cittadini. Come potrà l’Arapv continuare a controllare efficacemente l’aria, le acque, i rifiuti, il suolo, gli agenti fisici, e a supportare la magistratura e le forze di polizia nell’individuazione dei reati ambientali? Ancora una volta – conclude Legambiente – il governo regionale è in netta controtendenza con quanto accade nel resto del mondo, dove sulle le politiche ambientali si continua ad investire. Si sta disperdendo enorme patrimonio di professionalità, e si smantella il controllo pubblico su temi di primaria importanza e di interesse generale.”

NO CHIUSURA LABORATORIO ARPAV A PADOVA
Conclude Passi: “Legambiente chiede ai candidati Sindaci di Padova (i Sindaci fanno parte del Comitato di indirizzo e coordinamento dell’Arpav e quindi hanno voce in capitolo sulle scelte della struttura) di esprimesi contro la chiusura. Richiesta che rivolgiamo in particolare a Bitonci, che è dello stesso partito del Presidente della regione Veneto Zaia.”