NUOVO CEMENTO ALL’ IRIS: DOMANDA ILLEGITTIMA

Dopo essere stata rinviata in già due occasioni, approda domani in Commissione urbanistica la domanda  di definizione dell’ambito per l’edificazione di nuove case per un totale di oltre 40.000 mc nei terreni verdi confinanti col Parco Iris a Forcellini. Ma la pratica per l’edificazione depositata in Comune presenta almeno due vizi di legittimità.
Legambiente si rivolge al Sindaco Bitonci e ai consiglieri di tutte le forze politiche presenti nella commissione affinché la domanda venga respinta in quanto illegittima. “Nelle scorse settimane abbiamo parlato sia con i tecnici del Settore Urbanistica che con il Sindaco –  Andrea Ragona, Presidente dell’associazione ambientalista – e ci è stato comunicato che era intenzione dell’Amministrazione procedere con l’approvazione del piano, seppur  con qualche modifica, perché incalzata da una diffida dei proprietari pronti a ricorrere al TAR in caso di bocciatura. Il piano contiene però dichiarazioni palesemente false e il Comune non deve sentirsi in alcun modo intimidito dalle pressioni dei costruttori e al contrario, se lo avvallasse, oltre a violare norme di diritto amministrativo si esporrebbe addirittura a possibili violazione del codice penale per abusi di potere e reati di falso. Abbiamo sottoposto la documentazione all’attenzione dell’avvocato Paolo Francesco Brunello e la pratica per l’edificazione depositata in Comune presenta almeno due vizi di legittimità. Il primo riguarda i soggetti proponenti, perchè nel piano vengono inclusi alcuni proprietari che non lo hanno sottoscritto, con la conseguenza che la domanda non può essere in alcun modo a loro riferibile e contiene indicazioni false. Il secondo riguarda i requisiti minimi per poter avviare la pratica, ossia la proprietà di almeno il 75% dell’area su cui avviare il primo stralcio di lottizzazione. La dichiarazione dei proponenti che affermano di possedere il 75,2% dei terreni –  – conclude Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova –è clamorosamente smentita dalla mancanza delle firme, facendo venir meno il presupposto previsto dalla Legge per poter avviare l’iter. Per questo chiediamo al Sindaco e ai consiglieri di rigettare la domanda e di attivarsi subito per cambiare la pianificazione urbanistica di un’area strategica per la rete ecologica cittadina e a conclamato rischio di allagamenti, per evitare nuove costruzioni dannose per l’ambiente e l’interesse pubblico.”
Prima di Legambiente hanno chiesto lo stop al piano di cementificazione dei terreni anche Luisa Calimani che ha invitato Bitonci a dimostrare le sue intenzioni sulla tutela del territorio, e il Comitato Iris che si è appellato al Sindaco affinchè mantenga l’impegno per lo “stop a nuove costruzioni” nell’area, preso durante la campagna elettorale.