Legambiente apprezza la pausa di riflessione sui progetti relativi al nuovo ospedale, o alla ristrutturazione del vecchio, emersi dall’incontro Comune Regione.
Ricorda Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova, che sul progetto del nuovo ospedale fin dall’autunno scorso Legambiente aveva denunciato vari problemi: “alcune aziende proponenti il progetto implicate in inchieste, perplessità sullo strumento del project financing, messa in sicurezza idraulica dell’area, costi del campus e degli espropri, problemi di mobilità (VEDI DOSSIER)”.
“D’altra parte, è evidente, che l’attuale ospedale fu costruito in un luogo improprio. Il Policlinico universitario e il Monoblocco ospedaliero, come ricordano spesso gli Amissi del Piovego e come denunciava il grande urbanista Piccinato, autore dei nostri primi piani regolatori, sono stati costruiti tombinando il canale dei Gesuiti, abbattendo un tratto delle mura cinquecentesche, costruendo alcune cliniche sopra e contro il bastione G. Cornaro progettato da Michele Sanmicheli. Oggi uno scempio simile non sarebbe tollerato e permesso. Lo spostamento dell’ospedale potrebbe essere un’ occasione di recupero dell’area attenendosi al principio-guida stabilito dall’articolo 9 della Costituzione della tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. “