“Con la 49,2% di territorio comunale cementificato, Padova si conferma il comune veneto con il più alto tasso di consumo di suolo; seconda classificata è Noventa Padovana con il 43,9% mentre tra i capoluoghi di provincia, Treviso si attesta al 39,7 e Vicenza al 31,8%. (vedi tabella)”. Lo afferma Sandro Ginestri, Vice Presidente di Legambiente Padova, commentando i dati del nuovo Rapporto sul consumo di suolo in Italia pubblicato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) pubblicato in questi giorni. “Sempre secondo l’ISPRA nel triennio 2012-2015, il Comune di Padova ha perso suolo per un valore di circa 1,5 milioni di euro, a fronte di una cementificazione non giustificata da un reale aumento della popolazione, che anzi è diminuita negli ultimi anni, come Legambiente ricorda da diverso tempo. La Variante al Piano degli Interventi introdotta dall’ex Sindaco Bitonci ha confermato ed aumentato le previsioni di nuova edilizia residenziale a Padova, che insistono soprattutto sui residui terreni verdi, con il risultato di aumentare sempre e comunque la cementificazione. Questi allarmanti dati sulla perdita, anche economica oltre che di sicurezza idraulica e di qualità della vita, derivante dal consumo di suolo, dovrebbero imporre una profonda revisione delle politiche urbanistiche da parte del prossimo Sindaco”, conclude Ginestri.
In allegato
le percentuali di suolo consumato nei comuni capoluogo del Veneto.
Dati riferiti all’anno 2016. Fonte ISPRA.
Legambiente Padova 3489877760