Non sarà la rivoluzione del traffico, ma sicuramente un nuovo inizio. L’ecopass milanese che scatta il oggi 2 gennaio (il ticket per accedere in auto nel centro storico) manda in soffitta provvedimenti di scarsa o nulla efficacia (limiti alle no kat, blocchi sporadici della circolazione) e introduce il “pay per use” che in altre realtà metropolitane (vedi Londra) ha dimostrato tutta la sua validità. “Un provvedimento molto atteso – dichiara Lucio Passi, Coordinatore di Legambiente Padova– perché rappresenta un segnale di discontinuità rispetto ai palliativi, seppur necessari, utilizzati fino a oggi come unici strumenti contro traffico e smog: quello che semmai della sperimentazione milanese non ci convince è l’esclusione delle Euro 4 dal pagamento dell’ecopass. “.
Anche a Padova serve una terapia d´urto contro il congestionamento da traffico e l´altissimo inquinamento atmosferico. I dati sul Pm10 di questi giorni sono lì a testimoniarlo, se ma ce ne fosse ancora bisogno. 100 microgrammi per metro cubo d´aria (quando il limite è 50) il 29 dicembre, 98 il 30, 83 il 31, 107 lil primo dell´anno, senza dimenticare i 126 migrogrammi della vigilia di natale.
Anche in Veneto. dopo anni di pannicelli caldi c´è bisogno di una un cambio netto delle politiche sulla mobilità, che rilanci il trasporto pubblico e nel contempo limiti l´invasione del traffico. Ma come fare in un periodo di limitatissimi trasferimenti statali? Gli strumenti proposti da Legambiente già al Convegno europeo del 2006 “Chi paga per l´inquinamento” organizzato al SEP di PadovaFiere, organizzato da Legambiente, sono chiarissimi. E´ giunto il momento che anche a Padova e in Veneto i Comuni sperimentino i pedaggi urbani (road pricing): Disincentivare il traffico privato, offrendo un gettito costante alle casse comunali per finanziare il potenziamento e il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico è, secondo Legambiente, la ricetta giusta. Le strade d´accesso alla città sono circa una quindicina, e tutti intersecano le tangenziali – conclude Passi : è a quell´altezza che potrebbe essere istituito l´ecopass, iniziando da dove esistono già i parcheggi scambiatori con i bus.
Secondo Legambiente, infatti, la leva economica è senz’altro utile allo scopo per disincentivare l’uso delle quattro ruote e contemporaneamente trovare nuovi canali di finanziamento del trasporto pubblico locale. Così come sta sperimentando anche Bari: l’iniziativa della “tariffazione concentrica”, e cioè una diversa politica di tariffazione della sosta. Non più tariffe uguali in tutte le aree tariffate, ma prezzi più alti man mano che ci si avvicina al centro e gratuità nei parcheggi di scambio periferici con il trasporto pubblico.